CHE COSA HANNO SCRITTO
Secondo El País, il motivo dell’autogolpe che ha tolto i poteri al Parlamento sono «i 2,9 miliardi di dollari di debiti di Pdvsa», l’azienda petrolifera statale a rischio fallimento. «Maduro aveva bisogno di quei soldi per pagare le obbligazioni in scadenza a fine aprile, evitando così il default della compagnia che garantisce il 95 per cento dei dollari che entrano nel Paese». Per questo, spiega il Diario Las Americas, «ha ipotecato alla petrolifera russa Rosneft la Citgo, la compagnia di Pdvsa che detiene oltre 6 mila pompe di benzina negli Usa». Peccato che, continua El País, «per chiudere le due operazioni a Maduro servisse l’ok del Parlamento che però, essendo controllato dall’opposizione, non arrivava. Ergo, l’autogolpe».
Al-Monitor, portale sul Medio Oriente, riporta la posizione ufficiale del primo ministro iracheno, Haider al-Abadi. Il suo portavoce ha detto: «Alzare la bandiera del Governo regionale del Krg a Kirkuk, che non fa parte del Krg, è una violazione della Costituzione irachena». Al Jazeera ha poi spiegato il motivo di questa decisione da parte curda: «Il problema arriva in un momento in cui il Presidente del Krg, Massoud Barzani, ha fatto diverse dichiarazioni su un possibile referendum sull’indipendenza». L’agenzia di stampa curda Rudaw è stata più esplicita, riferendo che i membri del Consiglio provinciale di Kirkuk sono determinati a sostenere un progetto per fondere Kirkuk con la regione del Kurdistan.
«Il Sudafrica ha deciso»: è questo il titolo del Citizen il giorno dopo la manifestazione. In prima pagina, i cartelli che paragonano Zuma a Hitler, gli danno del killer (economico) seriale e gli intimano di andarsene. Il Mail&Guardian si chiede: «Cosa ne sarà della democrazia se l’uso dittatoriale del potere da parte di Zuma non finisce qui?». Lo storico quotidiano sudafricano descrive un presidente isolato ma non sconfitto, in uno scenario che rimanda al vicino Zimbabwe, ostaggio da 37 anni dal padre-padrone Robert Mugabe. Duro il titolo del Daily Maverick: «La strategia difensiva di Zuma: attacchi, intimidazione, fatti alternativi». L’autorevole sito accusa Zuma e il suo entourage di «disinteresse per il bene del Paese».