Panorama

«Finalmente mi piaccio come sono »

La cicatrice sul volto dopo l’incidente nel ’93. Un libro, il ritorno sulle scene, anche teatrali. Paola Turci ha trovato il gusto di vivere. Con se stessa.

- di Gianni Poglio

L’ultima volta che Paola Turci ha provato l’effetto «cuore in gola» prima di salire sul palco non è stato al Festival di Sanremo, ma a teatro, a settembre dello scorso anno. «Avevo accettato la sfida di un monologo con lo stesso titolo del mio libro autobiogra­fico, Mi amerò lo stesso. La recitazion­e era nei miei piani originari» racconta la cantante a Panorama «ma l’incidente d’auto nel 1993 e i successivi interventi chirurgici al viso avevano interrotto questo sogno. L’ho ripescato 24 anni dopo, sfidando le mie paure e la mia capacità di imparare a memoria un testo lungo e complesso. Recitare se stessi è molto difficile, ma non ho permesso all’emozione di farmi inciampare nelle parole. Volevo apparire per quel che ero in quel contesto, e cioè un’attrice, non una cantante che a tempo perso recita o che mescola musica e recitazion­e» ricorda mentre viaggia lungo l’Italia per promuovere Il secondo cuore, l’album che contiene l’hit presentata all’Ariston: Fatti bella per te. L’ultimo suo pensiero prima di salire in scena. Da sempre, mio padre: è morto due anni fa. Pensavo a lui ed era come se, tenendomi per mano, mi accompagna­sse davanti al pubblico. Oggi non è più qui, ma lo sento sempre vicino e presente. Lui è stato ed è il regista della mia storia. Tra i pezzi del nuovo album c’è il remake di Un’emozione da poco di Anna Oxa, un brano cult di fine anni Settanta. Perché? Ricordo bene quella sera del 1978: era il mio primo Festival davanti alla tv. A un certo punto, apparve Anna vestita da uomo, in giacca e cravatta, con i capelli e il trucco sugli occhi in stile punk. La cosa più lontana dall’immagine classica dell’interprete italiana sanremese. Indimentic­abile lei, ma anche la canzone, bellissima e potente. Per questo ho voluto ricantarla. Ma è vero che a Sanremo, lo scorso febbraio, avrebbe voluto togliersi la giacca ed esibirsi in reggiseno? No. Mi era balenata l’idea di sbottonare la giacca come aveva fatto Annie Lennox negli anni Novanta, quando si era presentata a Roma in concerto con uno spolverino aperto e il reggiseno di pelle a vista. Ma poi, la giacca non l’ho aperta, perché ho sentito che in quel momento non c’entrava niente e che, anzi, avrebbe potuto essere distraente. Che cos’è che provoca in lei una risata liberatori­a? Le disavventu­re e i disguidi che in un primo momento mi fanno innervosir­e. Sono istanti di incazzatur­a furente e tensione che poi si dissolvono con una bella risata. L’ultima volta è successo nei camerini dell’Ariston. Qualche ora dall’inizio della terza serata del Festival, chiedo al parrucchie­re di darmi uno shampoo. Mi passa un flacone. Lo applico una volta, ma non fa schiuma, allora rincaro la dose, ma ancora non succede niente. In realtà, s’era sbagliato: quello era olio. Praticamen­te un disastro, perché non mancava molto

A Sanremo volevo mostrare il reggiseno. Ma avrebbe distratto il pubblico.

all’esibizione. Per rimediare, inizio a lavarmi i capelli freneticam­ente. Una, due, tre, quattro volte. Niente da fare. Avevo la testa in condizioni pietose. Al quinto shampoo ho iniziato a ridere compulsiva­mente. Alla fine, per essere presentabi­le, mi sono lavata i capelli nove volte... La politica: si sente indifferen­te o appassiona­ta? Quel che è certo è che non ho più figure di riferiment­o. I miei ideali sono rimasti quelli di quando ero più giovane: la tolleranza, l’accoglienz­a, il rispetto per le differenze. Ma sono concetti che in questo tempo suonano noiosi, banali e melensi. E, forse, anche un po’ anacronist­ici. Viviamo in una fase storica molto individual­ista, dove prima di tutto viene l’io. La differenza, per lei, tra rughe e cicatrici. Le cicatrici sono colpi che mancano completame­nte il bersaglio, sono di fatto degli errori. Le rughe non sono sbagli, sono esperienza, vita vissuta. Farsi togliere le rughe per me vuol dire tornare indietro, rinnegare. Ecco, a me non interessa un percorso a ritroso. Oggi, mi piaccio così. Lo canto anche in Fatti bella per te. Alcune ragazze mi hanno detto che per loro questo pezzo è diventato un inno quotidiano, un caldo invito a volersi bene.

 ??  ?? IL NUOVO DISCO La cover de Il secondo cuore, l’album appena uscito che contiene anche Fatti bella per te, presentata a Sanremo.
IL NUOVO DISCO La cover de Il secondo cuore, l’album appena uscito che contiene anche Fatti bella per te, presentata a Sanremo.
 ??  ?? CANTANTE & ATTRICE Paola Turci, 52 anni. L’artista sarà ospite di Panorama d’Italia, a Bologna, il 19 aprile alle 21: intervista e mini live acustico. Per informazio­ni e prenotazio­ni, consultare Panorama.it/ panoramadi­talia.
CANTANTE & ATTRICE Paola Turci, 52 anni. L’artista sarà ospite di Panorama d’Italia, a Bologna, il 19 aprile alle 21: intervista e mini live acustico. Per informazio­ni e prenotazio­ni, consultare Panorama.it/ panoramadi­talia.

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