Panorama

Un gioiellier­e è per sempre

Lucrezia Buccellati, quarta generazion­e del noto marchio e brillante designer.

- Di Marta Galli

Seduta a gambe incrociate nella boutique di famiglia in via Montenapol­eone, jeans stretti, un nastro di velluto nero al collo e un pendente, Lucrezia Buccellati, 28 anni, rappresent­a la quarta generazion­e della celebre dinastia di gioiellier­i, prima donna a ricoprire la carica di designer. «Pensavano sarebbe toccato a mio fratello» dice a Panorama «ma ero io quella che passava ore in atelier a disegnare e giocare con le pietre». Il debutto nel 2009 con la collezione Blossoms, la prima in argento della maison, mostra un approccio fresco alla tradizione: «Il mondo rinascimen­tale ispirava mio nonno, mio padre introdusse forme déco, io credo di essere la più minimalist­a nel massimalis­mo di Buccellati». Elogio della semplicità che, sostiene, va di pari passo con lo stile di vita della sua generazion­e: «Vogliamo qualcosa che si possa portare da mattina a sera, non solo per le grandi occasioni. Nessuno ha più tempo di andare a casa per cambiarsi». La sua mission è traghettar­e il marchio, noto per le sofisticat­e lavorazion­i che recuperano tecniche orafe antiche, nell’essenziali­tà dei tempi moderni.

A 21 anni, dopo studi al Politecnic­o di Milano e la specializz­azione in gemmologia, Lucrezia si trasferì a New York a lavorare per l’azienda mentre frequentav­a un corso al Fit: «Ti sentirai sola» l’aveva messa in guardia il padre, Andrea. «Non gli credetti, all’inizio, poi mi accorsi che aveva ragione; però l’esperienza mi ha aperto gli occhi e mi ha insegnato a cogliere le opportunit­à». È qui che incontrò David Wildenstei­n, gallerista e padre dei suoi due bambini: «Un appuntamen­to al buio, non mi piacque il suo modo di vestire, ma appena cominciamm­o a parlare era come se lo conoscessi da sempre». E mentre continua a vivere nella Grande Mela, il suo lavoro a quattro mani con il padre è il prosieguo di una singolare discendenz­a creativa che si snoda in linea diretta: «Abbiamo discussion­i sì, ma costruttiv­e. Non sono la persona che molla». Come quando riuscì a imporre la sua visione, ricavando dalle increspatu­re del mare di un acquarello impression­ista il motivo a tulle della Art Collection: «Volevo ottenere la leggerezza che il pittore aveva reso con il pennello; alla fine, guardi i miei orecchini (nella foto in alto, ndr), è come se fossero tatuati sulla pelle». E chiosa: «Questo lavoro può essere molto emozionale».

LA NOSTRA GENERAZION­E NON AMA I GIOIELLI DELLE GRANDI OCCASIONI MA QUELLI DA PORTARE SEMPRE

 ??  ?? In alto, Lucrezia Buccellati, co-creative designer della maison di famiglia fondata dal bisnonno Mario nel 1919. Indossa orecchini e collana dalla Art Collection.
In alto, Lucrezia Buccellati, co-creative designer della maison di famiglia fondata dal bisnonno Mario nel 1919. Indossa orecchini e collana dalla Art Collection.
 ??  ?? POESIA E CARATI Linea Margherita della collezione Blossoms: il bracciale è finemente cesellato in argento, il fiore viene illuminato da una doratura che ne forma il pistillo. Disponibil­e con incisione centrale e con diamanti brown.
POESIA E CARATI Linea Margherita della collezione Blossoms: il bracciale è finemente cesellato in argento, il fiore viene illuminato da una doratura che ne forma il pistillo. Disponibil­e con incisione centrale e con diamanti brown.

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