Panorama

IL MOMENTO DI RIMONTARE IN SELLA

Vintage, elettrica, pieghevole: in città la bicicletta diventa sempre più alternativ­a all’auto e ai mezzi pubblici. Perché è green, perché è utile, perché è bellissima. Come un accessorio di stile.

- di Guido Castellano

S ono quasi 30 milioni le biciclette sulle strade italiane: quasi una ogni due persone. Solo lo scorso anno ne sono state prodotte un milione e mezzo, per un giro d’affari che ha superato il miliardo di euro. Numeri. Servono, nel caso non ci si fosse accorti di quanta gente se ne va a spasso sulla cara vecchia due ruote. Perché pedalare in primavera è una gioia, certo. Ma anche perché la voglia di bicicletta sta crescendo in assoluto. Ottima notizia per le aziende tricolori che in questo settore sono l’eccellenza (l’Italia è prima in Europa nelle esportazio­ni).

La spinta a salire in sella arriva da più parti. Da un lato la benzina è sempre più cara. Dall’altro l’inquinamen­to e le polveri sottili stanno cambiando le nostre abitudini e ci stanno trasforman­do in un popolo che sogna un mondo green (pensare che basterebbe preferire la bici all’auto per 5 chilometri al giorno per ridurre del 50 per cento le emissioni di gas inquinanti).

Guardandoc­i intorno, tre sono le tribù di ciclisti (tralascian­do chi pedala per sport su modelli da corsa o in mountain bike) che nelle nostre città inforcano altrettant­e tipologie di bici. La prima è quella da modello elettrico a pedalata assistita, per inquinare (e faticare) meno. È questo il settore in maggiore crescita in Italia: solo lo scorso anno ne sono state vendute quasi 60 mila, il doppio dell’anno precedente. La seconda tribù è quella delle biciclette pieghevoli: un trend fortissimo che ha fatto moltiplica­re i negozi di bici transforme­r, amatissime da chi ne apprezza la praticità di trasporto e la facilità con cui aiutano a svicolare tra le auto in fila. La terza tribù, infine, opta per il vintage. Attenzione: non vecchio, vintage. Nell’anno del centenario del Giro d’Italia, per le vie del centro si notano moltissime biciclette che ricordano la due ruote del nonno. In realtà spesso sono modelli nuovi che si ispirano alle linee del passato con dettagli cromati, selle e manopole in cuoio magari cucite a mano. «Perché la bici è molto più di un mezzo di trasporto: è un accessorio di stile al pari di un orologio o di una borsa» racconta a Panorama Antonello Montante, presidente della Montante cicli, marchio made in Italy di fama mondiale. «I nostri modelli sono creati come capi sartoriali, esclusivi, altamente personaliz­zabili in ogni dettaglio» spiega Montante. «Consegniam­o la bici di persona e, come per le fuoriserie, ne facciamo la messa a punto davanti al cliente, che riceve un prezioso cofanetto con la garanzia a vita e le indicazion­i sulla manutenzio­ne». Quindi modelli chic che si affiancano ai modelli rock e a quelli hi tech: nelle prossime pagine vi proponiamo, categoria per categoria, alcune tra le biciclette più desiderate del momento.

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