STATO E C IT TADI N I
➔ Abolizione dei privilegi dei parlamentari, come il diritto alla pensione dopo due anni e mezzo di mandato.
➔ Referendum sia propositivi sia abrogativi senza quorum. C
’è tanta anti-politica nel programma dei 5 Stelle sui rapporti tra Stato e cittadini, ma le proposte sono quelle di sempre: tutto o quasi è spreco, tutto o quasi è da cancellare, dalle Province ai Comuni da accorpare, dall’abolizione dei rimborsi elettorali agli stipendi dei parlamentari, dai doppi mandati alla scomparsa delle authority di controllo. E le proposte? Più referendum, più leggi di iniziativa popolare, più consultazioni on line.
La politica, per i grillini, «è una cosa miserabile», commenta Claudio Martelli, ex ministro: «Solo proposte vecchie. Roba in parte già attuata, senza grandi risultati. L’idea centrale è la battaglia alla casta» aggiunge Martelli. «Ma davvero si crede che si faccia un favore alla politica facendola fare come passatempo al primo che capita? Si vorrebbe allevare una generazione di dirigenti senza né arte né parte che fa politica per sopravvivenza, senza neanche averne la capacità, azzerando la funzione democratica di rappresentanza con qualche decina di clic sulla rete, un Bingo o al massimo un algoritmo». Sull’idea di partecipazione e di trasparenza fondata sullo streaming, Martelli sorride: «Più che controllare, ai cittadini viene chiesto di fare i guardoni, salvo poi alzare i muri quando le riunioni devono essere riservate…». L’ultimo paradosso Martelli lo vede sull’abuso del referendum, che i grillini vorrebbero senza quorum: «Così diventa uno strumento pericoloso».