Odissea di coppia al termine dello spazio
In viaggio, a bordo di un’astronave, verso un futuro possibile per l’umanità. Il colossal di fantascienza Passengers fa sognare, pensare, appassionare.
Una gigantesca nave spaziale Avalon sta solcando la galassia in un lunghissimo viaggio. A bordo, ibernati per affrontare una traversata che durerà più di un secolo, cinquemila persone attendono in un sonno profondo di raggiungere la destinazione. È la prima migrazione dell’umanità verso un nuovo mondo da colonizzare, un pianeta ospitale per la nostra specie, Homestead II. La rotta è calcolata, ogni possibile imprevisto è stato considerato e tutti i coloni sono partiti sicuri di ridestarsi, molti decenni dopo la partenza, per cominciare una nuova vita molto più lontani da casa di quanto qualsiasi altro essere umano sia mai stato prima.
Le cose, però, non vanno come programmato: l’astronave si scontra con un asteroide e uno dei passeggeri, Jim, si risveglia dal proprio ibernamento, novant’anni prima di toccare la meta. Poco dopo, sempre per un’avaria conseguente all’impatto, anche una donna, Aurora, riemerge dal sonno artificiale.
I due «risvegliati», dopo aver scoperto che non c’è alcun modo di riprendere l’ibernamento, sono costretti ad arrendersi al destino: passare il resto della vita sulla nave, da soli, senza alcuna possibilità di sbarcare. Il tempo per disperarsi però è ben poco e, da subito, i protagonisti si dovranno impegnare per salvare la spedizione dai problemi provocati dall’impatto con il corpo celeste. Fino a quando non si imbatteranno in una verità sconvolgente...
Diretto dal regista norvegese Morten Tyldum, con Jennifer Lawrence e Chris Pratt, Passengers è il colossal di fantascienza che ha esaltato gli appassionati. Grandi effetti speciali, sceneggiatura perfetta e un cast da produzione hollywoodiana stellare. La storia, attraverso i suoi numerosi colpi di scena e con una costante tensione narrativa, sviluppa tutti i motivi della migliore fantascienza: la solitudine, la perdita di ogni riferimento davanti all’immensità dell’universo, la scoperta di una nuova dimensione umana grazie al superamento della frontiera temporale e spaziale. L’effetto è quello di un’odissea nel cosmo, che alimenta però una speranza nel futuro.