Panorama

Dipingere gli occhi con la poesia

S’intitola Attorno a Lotto la mostra alla Pinacoteca di Brera di Milano (fino all’11 giugno) che schiera cinque ritratti realizzati dal grande artista insieme con importanti dipinti di autori prestigios­i come Tiziano, Palma il Giovane, Giovan Battista Mor

- di Lucia Tancredi*

La vista è il senso della ragione che divide in modo esigente e cataloga per scomparti. Eppure, per Lorenzo Lotto (1480-1557) è anche il senso mistico per eccellenza, quello che consegna il dono di uno sguardo intero capace di tenere tutto insieme. Così come farebbe un Dio amorevole e idolatrico, desideroso di specchiars­i nelle immagini i cui sguardi, quando vengono ricambiati, trovano una misura perfetta dell’amore. Impossibil­e non flirtare con un ritratto di Lotto.

Anche quando ci troviamo di fronte l’asciutto gentiluomo del ritratto di Brera che guarda con occhi cisposi e accenna con la mano qualcosa che è oltre la tela, come a voler dire: ecco, come avevo previsto.

Messer Deifobo da Bressa, detto Febo, ha uno sguardo tanto reale che arriva diretto come un suono. Nobile di provincia, quarant’anni senza sprechi, è uno di quelli che non saprebbe stare fermo senza prendere una decisione, a giudicare dal piglio con cui appoggia la mano sul parapetto di marmo. Guarda sua moglie Madonna Laura, l’unica alla quale si sente accostato, nel cui calice cerca di spremere i semi di futuri figli. Madonna Laura da Pola, nel ritratto speculare, è più giovane di lui, ma Lotto la ritrae con un’aria più saggia, o forse più stanca, come chi rimpiange un dominio. Lei non guarda, anche il suo ascolto pare distratto. Si accorge che piace a chi sta dipingendo. Maestro Lotto ama le donne come lei, quelle a cui la malinconia

corregge gli occhi, con un poco di lungimiran­za e appena una riserva di lacrime.

Quel Gentiluomo coi guanti non si smetterebb­e mai di guardarlo. Pare che da un momento all’altro debba prendere la parola per lamentarsi della volgarità dei tempi.

In realtà, questo particolar­e tipo di pelorosso vorrebbe solo guardare e godere di questo immenso tacere perchè, a giudicare dall’abito che è quello di un legale, di parole ne spende tante. Liberale da Pinedel non è vecchio, anche se le rughe rilevate attorno agli occhi nei loro minimi solchi raccontano di un passato che non deve essere stato troppo liscio, per uno che ha solo quarantott’anni. Ma la barba conserva ancora il colore giovane, che è di un bel volpone.

I morbidi guanti di vaio lo proteggono dal contatto con la «fetaccia» del mondo, così come il fazzoletto di trina bianchissi­mo sine macula. Ride con gli occhi, perchè ha voluto che il pennello fine e malizioso non dimenticas­se quei peluzzi della barba che lui tiene legati con un filo, alla maniera della gente di mare piena di avventura. Quello che lui non è. Il giovane del ritratto, dell’Accademia di Venezia, solleva due occhi toccati da una malinconia languidiss­ima. L’elegantiss­imo robone nero stretto alla vita gli sbatte sul viso da malatino, quasi intagliato nell’avorio, il collo si incurva come un cero troppo sottile, il naso è smagrito e pare quello di un’elegantiss­ima pernice. Quei petali di rosa sfogliati sulla scrivania, sopra lo scialle morbido di donna tante volte stretto tra le mani e odorato, parlano di un amore che è morto, come l’uccello appeso a un gancio sullo sfondo. Come tutti, anche lui è entrato nel gioco dell’amore, ma ce la farà. La piccola salamandra sopra lo scialle è l’emblema dell’impresa: passerà la pena ardente senza essere toccato dal fuoco, lascerà il grosso libro mastro che finge di sfogliare e infilerà il paesaggio alla finestra, che promette l’altrove di un viaggio. Ricambiamo il suo sguardo e lo amiamo già, dalle narici schizzinos­e alle dita lunghe sfilate, da giovane bennato. E lui pare sussurrarc­i: se le cose stanno così, allora, salva l’immagine! * scrittrice, autrice del romanzo L’Otto ( Ev editore)

 ??  ?? Da sinistra, le opere di Lorenzo Lotto Ritratto di gentiluomo, Ritratto di Febo da Brescia, Ritratto di Laura da Pola, Ritratto di Liberale da Pindel (tutti della Pinacoteca di Brera di Milano) e il Ritratto di gentiluomo di casa Rovero (delle gallerie...
Da sinistra, le opere di Lorenzo Lotto Ritratto di gentiluomo, Ritratto di Febo da Brescia, Ritratto di Laura da Pola, Ritratto di Liberale da Pindel (tutti della Pinacoteca di Brera di Milano) e il Ritratto di gentiluomo di casa Rovero (delle gallerie...
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