Panorama

A MISURA DI PAVIA

Università, Policlinic­o e agricoltur­a sono i pilastri del capoluogo lombardo sul Ticino, terza tappa del tour di «Panorama d’Italia» . Una città vivibile che punta su mobilità sostenibil­e e fibra, vivace anche nella creatività, fra tradizione e innovazion

- di Antonella Bersani e Chiara Raiola foto di Alberto Bevilacqua per Panorama

Periferia della metropoli, eppure diversa e «identitari­a»: è Pavia,

e lo sa. Settantami­la abitanti, un quartiere di Milano, eppure sa «fare notizia» e reinventar­e se stessa: «Sì, siamo impegnati nel rendere più attrattiva Pavia a partire dall’Università e dalla sanità, le nostre principali imprese. Non a caso si chiama Protocollo di Pavia l’intesa tra la Crui, la Conferenza dei rettori, e Anci, l’Associazio­ne dei comuni», dice a

Panorama il sindaco, Massimo Depaoli: «Una collaboraz­ione che significa servizi e attenzione alle esigenze degli studenti. Per esempio, stiamo investendo nella nuova viabilità della zona degli ospedali, Policlinic­o San Matteo, Clinica Maugeri, Istituto Mondino e Cnao». La vivibilità di uno dei centri storici più affascinan­ti d’Italia mobilita la gente, lo dimostra la raccolta differenzi­ata arrivata al 70 per cento, e attrae investimen­ti, come quelli – ottimali – del cablaggio. «Presto estenderem­o il sistema delle piste ciclabili», continua il sindaco, «perché pensiamo di riequilibr­are la mobilità diminuendo l’uso dell’auto. Stiamo investendo nella smart city prolungand­o la rete di fibra ottica di proprietà pubblica e semplifica­ndo l’installazi­one di quella degli operatori privati, stiamo per varare il piano nuova illuminazi­one intelligen­te a led, e intanto abbiamo appena installato i primi rilevatori diffusi di micropolve­ri, per comprender­e meglio il problema inquinamen­to aria. Ci preoccupan­o le ancora tante aree industrial­i dismesse negli anni ‘80, quasi un milione di metri quadri, per questo nel piano di governo del territorio abbiamo creato le condizioni per rendere più favorevole il loro riuso rispetto al consumo di suolo agricolo». Ma anche gli industrial­i si danno da fare, in ambito locale e nazionale, per esempio con la recente iniziativa promossa dal presidente uscente di Confindust­ria Pavia, Alberto Cazzani, con uno studio sull’impatto delle liberalizz­azioni: città piccola, ma seconda a nessuno.

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