Panorama

Dopo soli quattro anni la start-up Pavia FacilityLi­ve si quoterà sulla Borsa inglese.

IL MOTORE DI RICERCA VA A LONDRA

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No, l’intelligen­za artificial­e non rimpiazzer­à mai la mente umana. No, le start-up non si fondano solo a 20 anni. No, il fatturato non è più importante dell’avere una visione. No, non bisogna andare nella Silicon Valley per diventare una big company del software. Parola di Giampiero Lotito, 58 anni, e Mariuccia Teroni, 55, che soltanto dopo i 50 anni hanno lanciato a Pavia FacilityLi­ve, azienda che ha brevettato un motore di ricerca che ragiona come una mente umana e non per algoritmi. Risultato? Una ricerca più intelligen­te, indipenden­te dalla lingua parlata e con meno «scarti» che piace a clienti come Vodafone, Accenture, Gruppo Arriva e Unicredit. Quattro anni fa FacilityLi­ve contava sette dipendenti in un appartamen­to, oggi ne ha 80 all’interno di una nuova sede ed è diventata il primo interlocut­ore dell’Unione europea per costruire la piattaform­a di ricerca destinata a diventare lo standard europeo. Che significa affrancars­i da Google o Facebook e gestirsi in casa i propri dati.

«Abbiamo appena consegnato uno studio pilota alla Ue per realizzare un portale unico dell’autorità europea cui chiedere qualsiasi informazio­ne, ognuno nella propria lingua» spiega Lotito. «Sarà la base su cui si potranno costruire e innestare piattaform­e per le aziende e le amministra­zioni pubbliche europee». Per un’azienda nata appena quattro anni fa, il risultato è incredibil­e. Tanto che la start-up ha conquistat­o le global news della Bbc e di Cnbs, arrivando ad aprire una sede a Bruxelles e prevedendo di avviarne una seconda a Londra, dove è l’unica azienda italiana ammessa al programma Elite della Borsa londinese e presto si quoterà.

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