SETTANTA ANNI DI STORIA MORESCHI
Il gruppo calzaturiero esporta in tutto il mondo. E in azienda arriva anche la quarta generazione.
Con le mani sfiora il pellame come fosse una bella donna mentre osserva i 18 mila metri quadrati della sua azienda con la soddisfazione negli occhi. È GianBeppe Moreschi, classe 1936, l’anima del grande stabilimento alle porte di Vigevano che produce 250 mila scarpe all’anno di altissima qualità e manifattura per distribuirle in 80 nazioni: dal Senegal agli Emirati, dal Giappone alla Russia. In azienda è da tempo arrivata la terza generazione con i figli Francesco, Carlo, Stefano e comincia da affacciarsi la quarta, «anche se solo qualche mese d’estate».
Con i suoi 70 anni di storia alle spalle Moreschi rappresenta il made in Italy nel mondo: tutto viene realizzato rigorosamente a mano «i macchinari hanno solo tolto la fatica», quella di tirare il pellame e il cuoio per confezionare scarpe da uomo di lusso («una piccola parte è dedicata ai modelli da donna») e pochi e selezionati accessori.
I dipendenti, 300, sono veri e propri artigiani che con perizia chirurgica tagliano e cuciono per poi lucidare o invecchiare il prodotto in base alle necessità della produzione. Quello di Moreschi è un marchio storico che ha vestito tanti piedi famosi come quelli di Richard Burton e di Michael Jackson, ma anche di due Papi, Wojtyla e Ratzinger. «Abbiamo sempre puntato sulla qualità», sottolinea il presidente mostrando con orgoglio il cuore dello stabilimento: il caveau che custodisce il cuoio messo a invecchiare come un prezioso vino millesimato.