UNA SPERANZA CONTRO IL TUMORE
Al Cnao di Pavia, unica realtà in Italia, la malattia si cura con l’adroterapia.
Imalati di tumore oggi hanno una speranza in più. Si chiama Cnao, uno dei cinque centri mondiali, unico in Italia, in grado di effettuare l’adroterapia sia con protoni che con ioni di carbonio: prodotti da un acceleratore di particelle simile a quello del Cern di Ginevra, spezzano il dna delle cellule malate e ne impediscono la riproduzione. Si tratta di una forma avanzata di radioterapia sviluppata per trattare i tumori non operabili e resistenti ai trattamenti tradizionali. «Abbiamo risultati molto soddisfacenti con un ottimo controllo della malattia e una ridottissima tossicità» sottolinea il direttore generale del Cnao, Sandro Rossi. «Il tumore non cresce o diminuisce nel 70-80 per cento dei casi».
È negli anni ‘90 che si comincia a studiare l’adroterapia, ma il centro nasce nel 2001 fortemente voluto dall’oncologo Umberto Veronesi all’epoca ministro della Sanità con la collaborazione di tanti enti, dall’Istituto nazionale di fisica nucleare alle università di Pavia e Milano. Ed è di queste settimane un nuovo passo avanti: la terapia è stata inserita nei livelli essenziali di assistenza (Lea). «Un risultato importante» commenta il presidente della Fondazione Cnao, Ermino Borloni, «perché mette a disposizione di tutti gli italiani una terapia avanzata in cui il nostro Paese è all’avanguardia». Al Cnao lavorano 115 persone tra medici, bioingegneri, fisici, infermieri, tecnici e periti: «Facciamo molta ricerca, ma guardiamo alla scienza con un approccio manageriale e con spirito imprenditoriale».