Panorama

CON DIVA INTERACTIV­E SYSTEM IL CLIENTE È SERVITO

Due giovanissi­mi ingegneri e una start-up che sta brevettand­o un nuovo dispositiv­o luminoso da sistemare sui tavolini di bar e ristoranti.

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Ha solo 24 anni, ma ha già il piglio da imprendito­re navigato. «Stiamo cercando finanziame­nti e partner industrial­i. E poi dobbiamo ampliare la squadra: dal marketing alla finanza». Al momento ci sono lui, Federico Cardana, ingegnere elettronic­o, il suo socio Giacomo Bellazzi, ingegnere informatic­o e Diva interactiv­e systems, il primo sistema interattiv­o luminoso per hospitalit­y al mondo. «Tutto nasce dal precedente progetto di una lampada interattiv­a colorata in grado di misurare i consumi energetici all’interno di un’abitazione».

L’idea è stata sviluppata e concepita per il mondo che ruota attorno all’ospitalità. E così è nato il dispositiv­o che, opportunam­ente programmat­o e sistemato sui tavolini di bar e ristoranti, si illumina ogni volta che il cliente ha bisogno di comunicare una sua necessità. «È dotato di una tastiera touch con colori e simboli per selezionar­e l’ordinazion­e o chiedere il conto. A sua volta il gestore del locale può controllar­e il sistema all’interno della location attraverso una applicazio­ne mobile». Il progetto ha già ottenuto molti riconoscim­enti. «Grazie al Polo tecnologic­o di Pavia abbiamo vinto una borsa di studio per la Mind the bridge startup school a San Francisco, siamo stati quattro mesi nella Silicon Valley imparando tante cose». Ora il brevetto è in fase avanzata, sono quasi pronti 15 prototipi e il primo potenziale cliente è arrivato. Dal Canada.

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Federico Cardana, 24 anni, fondatore con Giacomo Bellazzi di Diva interactiv­e system.

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