Investire sul bello (fotografico)
Foto d’autore a prezzi accessibili e tirature limitate: è Alidem, la «non-galleria» che rivoluziona i rapporti tra chi fa arte, chi la vende e chi la compra.
Alidem è una non-galleria, una novità assoluta nel mondo della fotografia d’arte»: è orgoglioso della sua creazione Pompeo Locatelli, 76 anni, una vita dedicata alla finanza e diverse incursioni nel mondo della creatività. Alidem è l’ultima di queste: un’avventura nata due anni fa. E oggi diventata una realtà affermata, con ambiziosi progetti e con diversi recenti sviluppi.
Il quartier generale è uno spazio espositivo nella centralissima via Cusani, a Milano, cui si è aggiunto un grande show-room nei pressi della Stazione Centrale. È qui che incontriamo Locatelli, al pian terreno di Galvani 24 (dal nome della via), un atelier che si sviluppa su due piani, per circa 600 metri quadrati, e che mette in rassegna centinaia di fotografie d’autore.
«A differenza di quanto avviene in più di una galleria tradizionale, entrando qui non si prova alcuna soggezione» spiega Locatelli. «I prezzi sono subito evidenti, e vanno da 50 euro fino a diverse migliaia». Ma non è l’unica differenza. Il meccanismo ideato da Alidem scardina i consueti rapporti tra chi fa arte, chi la vende e chi la compra. «Chiunque può proporci le fotografie da acquistare: critici, curatori o gli stessi fotografi. Le opere sono poi valutate da un nostro staff di esperti, che seleziona sulla base della qualità e dei curricula dei fotografi. Nel momento in cui un artista supera l’esame, noi compriamo tutti i diritti delle sue opere». Che da quel momento, a seconda dei valori, finiscono in diverse sezioni d’offerta.
«La nostra scuderia conta oggi un centinaio di fotografi» spiega ancora Locatelli. «I più promettenti conquistano quello che io chiamo “il nostro caveau”». Ovvero l’ultimo piano di palazzo Galvani, dove si custodisce Alidem Case, una nuova stanza delle meraviglie segrete dove le fotografie non sono incorniciate ma chiuse in preziose cartelle
da pochi esemplari. Locatelli le mostra indossando candidi guanti. «Qui si trovano stampe nella tiratura massima per la quale un’opera è considerata un originale». Niente multipli, dunque. E nessuna opaca speculazione. «Ho visto gallerie proporre in vendita edizioni di nove a prezzi spropositati; noi proponiamo fotografi altrettanto validi in edizioni di 30, a prezzi accessibili, cioè a meno di 10 mila euro, e si tratta comunque di pezzi originali».
La forza dell’offerta è quella di «puntare su giovani nei quali intravediamo un futuro di sviluppo, di consolidamento della popolarità. Chi, solo dieci anni fa, avesse comprato foto di David LaChapelle o di Andreas Gursky avrebbe visto un incremento notevole del valore generale dell’opera. Ecco: noi cerchiamo i LaChapelle e i Gursky di domani. Ma non facciamo promesse» puntualizza Locatelli. «Assicuriamo soltanto quello che io chiamo il “dividendo estetico”, ovvero la possibilità di godere, per sempre, di qualcosa di bello e concreto come una fotografia di valore».
Uomo pratico, grande esperto di finanza, determinato a quotare Alidem in Borsa entro un anno (oltre che ad approdare sul web e ad aprire canali di mercato all’estero), Locatelli sa bene che «la miglior formula d’investimento è la diversificazione, il giardinetto dove coltivare titoli diversi». Per questo annovera tra gli interlocutori privilegiati di Alidem Case i consulenti finanziari che gestiscono i patrimoni finanziari, grandi e piccoli, dei loro clienti. «Per investire in fotografia bastano percentuali irrisorie» spiega Locatelli. «Proponendo questo tipo di acquisto, i consulenti hanno diversi vantaggi: sono autorizzati a sconfinare in argomenti che vanno ben oltre la freddezza del denaro, dunque possono allargare la loro clientela. Ma soprattutto possono proporre la grande bellezza della fotografia d’autore, che a differenza di un titolo finanziario sbagliato non potrà mai tradire chi l’ha scelta e capita con gli occhi e con il cuore».