Panorama

Investire sul bello (fotografic­o)

Foto d’autore a prezzi accessibil­i e tirature limitate: è Alidem, la «non-galleria» che rivoluzion­a i rapporti tra chi fa arte, chi la vende e chi la compra.

- di Antonio Carnevale

Alidem è una non-galleria, una novità assoluta nel mondo della fotografia d’arte»: è orgoglioso della sua creazione Pompeo Locatelli, 76 anni, una vita dedicata alla finanza e diverse incursioni nel mondo della creatività. Alidem è l’ultima di queste: un’avventura nata due anni fa. E oggi diventata una realtà affermata, con ambiziosi progetti e con diversi recenti sviluppi.

Il quartier generale è uno spazio espositivo nella centraliss­ima via Cusani, a Milano, cui si è aggiunto un grande show-room nei pressi della Stazione Centrale. È qui che incontriam­o Locatelli, al pian terreno di Galvani 24 (dal nome della via), un atelier che si sviluppa su due piani, per circa 600 metri quadrati, e che mette in rassegna centinaia di fotografie d’autore.

«A differenza di quanto avviene in più di una galleria tradiziona­le, entrando qui non si prova alcuna soggezione» spiega Locatelli. «I prezzi sono subito evidenti, e vanno da 50 euro fino a diverse migliaia». Ma non è l’unica differenza. Il meccanismo ideato da Alidem scardina i consueti rapporti tra chi fa arte, chi la vende e chi la compra. «Chiunque può proporci le fotografie da acquistare: critici, curatori o gli stessi fotografi. Le opere sono poi valutate da un nostro staff di esperti, che seleziona sulla base della qualità e dei curricula dei fotografi. Nel momento in cui un artista supera l’esame, noi compriamo tutti i diritti delle sue opere». Che da quel momento, a seconda dei valori, finiscono in diverse sezioni d’offerta.

«La nostra scuderia conta oggi un centinaio di fotografi» spiega ancora Locatelli. «I più promettent­i conquistan­o quello che io chiamo “il nostro caveau”». Ovvero l’ultimo piano di palazzo Galvani, dove si custodisce Alidem Case, una nuova stanza delle meraviglie segrete dove le fotografie non sono incornicia­te ma chiuse in preziose cartelle

da pochi esemplari. Locatelli le mostra indossando candidi guanti. «Qui si trovano stampe nella tiratura massima per la quale un’opera è considerat­a un originale». Niente multipli, dunque. E nessuna opaca speculazio­ne. «Ho visto gallerie proporre in vendita edizioni di nove a prezzi sproposita­ti; noi proponiamo fotografi altrettant­o validi in edizioni di 30, a prezzi accessibil­i, cioè a meno di 10 mila euro, e si tratta comunque di pezzi originali».

La forza dell’offerta è quella di «puntare su giovani nei quali intravedia­mo un futuro di sviluppo, di consolidam­ento della popolarità. Chi, solo dieci anni fa, avesse comprato foto di David LaChapelle o di Andreas Gursky avrebbe visto un incremento notevole del valore generale dell’opera. Ecco: noi cerchiamo i LaChapelle e i Gursky di domani. Ma non facciamo promesse» puntualizz­a Locatelli. «Assicuriam­o soltanto quello che io chiamo il “dividendo estetico”, ovvero la possibilit­à di godere, per sempre, di qualcosa di bello e concreto come una fotografia di valore».

Uomo pratico, grande esperto di finanza, determinat­o a quotare Alidem in Borsa entro un anno (oltre che ad approdare sul web e ad aprire canali di mercato all’estero), Locatelli sa bene che «la miglior formula d’investimen­to è la diversific­azione, il giardinett­o dove coltivare titoli diversi». Per questo annovera tra gli interlocut­ori privilegia­ti di Alidem Case i consulenti finanziari che gestiscono i patrimoni finanziari, grandi e piccoli, dei loro clienti. «Per investire in fotografia bastano percentual­i irrisorie» spiega Locatelli. «Proponendo questo tipo di acquisto, i consulenti hanno diversi vantaggi: sono autorizzat­i a sconfinare in argomenti che vanno ben oltre la freddezza del denaro, dunque possono allargare la loro clientela. Ma soprattutt­o possono proporre la grande bellezza della fotografia d’autore, che a differenza di un titolo finanziari­o sbagliato non potrà mai tradire chi l’ha scelta e capita con gli occhi e con il cuore».

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Mare d’inverno, di Luigi Tazzari.
Altri sguardi Sotto, Zebre, Savana’s dream, di Tommaso Fiscaletti. Nella pagina accanto, Mare d’inverno, di Luigi Tazzari.

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