Panorama

La gara per i bus toscani

-

L’articolo «Finisce in tribunale la disfida toscana sui bus regionali» pubblicato su Panorama il 4 maggio 2017 contiene elementi non veritieri.

1) Si afferma che «Mentre la gara è in corso e mancano tre giorni alla valutazion­e delle offerte il 14 novembre 2015 il governator­e Enrico Rossi (allora Pd oggi Mdp) dichiara “Hanno vinto i francesi”».

Non è così. Le buste contenenti le offerte economiche dei contendent­i sono state aperte nella seduta pubblica del 14 ottobre 2015, dopo la lettura dei punteggi attribuiti dalla Commission­e di valutazion­e alle offerte tecniche. I ribassi offerti (1,75 per cento quello di Mobit e 3 per cento quello di Autolinee Toscane) sono stati comunicati nella citata seduta pubblica ed è evidente, quindi, che, da quel momento in poi, il presidente Rossi, come del resto ogni soggetto, conoscesse i punteggi attribuiti alle offerte (tecniche ed economiche) e, di conseguenz­a, anche la collocazio­ne di AT al primo posto in graduatori­a. Il 14 novembre 2015, data alla quale fa riferiment­o l’articolo, era in corso l’esame sul Piano economico finanziari­o (Pef) che è un documento giustifica­tivo dell’offerta ma non è oggetto di attribuzio­ne di alcun punteggio; quindi i punteggi definitivi restavano quelli comunicati il 14 ottobre. Di conseguenz­a il presidente Rossi non ha effettuato alcuna «previsione» sui risultati della gara, ma ha soltanto riportato quanto emerso nella seduta pubblica.

2) Si afferma che a seguito dell’annullamen­to dell’aggiudicaz­ione da parte del Tar la Regione «a rigor di logica dovrebbe rifare la gara. Invece ordina ai concorrent­i solo nuovi piani economico-finanziari, apparentem­ente intenziona­ta a confermare al vittoria ad Autolinee Toscana».

L’affermazio­ne è errata ed è smentita dallo stesso giudice che ha emanato la sentenza di annullamen­to di aggiudicaz­ione. Infatti, con ordinanza n 76/2017 depositata in data 08.02.2017, all’esito del ricorso presentato da Mobit, il Tar Toscana ha ritenuto corretta la richiesta di ripresenta­zione dei Pef ai due concorrent­i.

3) Si afferma ancora che «l’assessore alla Mobilità Vincenzo Ceccarelli ha dichiarato che si deve “riproceder­e all’aggiudicaz­ione”. E la Regione ha segnalato che vuole procedere “alla firma”».

Al contrario, la Regione ha sempre affermato, anche negli atti del giudizio, che avrebbe atteso la pronuncia del Consiglio di Stato, all’esito dell’udienza pubblica di discussion­e del 6 aprile 2017, prima di procedere alla stipula del contratto.

4) Quanto all’intervento di Anac, che secondo l’articolo sarebbe stato sollecitat­o dall’opposizion­e, è bene informare che l’Anac sta seguendo tutta la procedura di gara in stretto raccordo con la Regione Toscana; infatti, vi sono state già due audizioni e tutti gli atti della gara e del contenzios­o vengono regolarmen­te trasmessi all’Autorità medesima.

5) Infine, in merito alle insinuazio­ni sul ruolo di Remo Fattorini, ex portavoce del presidente Rossi, si segnala che il medesimo è in quiescenza dalla Regione dal 28 maggio 2015 e da quel giorno non ha avuto più alcun rapporto lavorativo con il presidente Rossi, né con la Regione Toscana.

Lucia Bora avvocato generale

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy