Panorama

Obesità, diamoci una mossa

L’accumulo di peso aumenta il rischio di malattie cardiache, sindromend­rome metabolica, diabete, tumore. Prevenire è imperativo, con dieta e movimento (ed è facile farlo).

- Di Caterina e Giorgio Calabrese (marito e moglie: tecnologa alimentare lei, medico nutrizioni­sta lui)

Di obesità si muore? Sì, e anche in Italia è un fenomeno dai numeri allarmanti. Proprio nel nostro Paese, che è la patria della dieta mediterran­ea, ogni 10 minuti muore una persona per cause dirette o indirette, ma tutte riconducib­ili a questa condizione. L’insieme di patologie legate all’obesità prendono il nome di sindrome plurimetab­olica che comprende ipertensio­ne, diabete, ipercolest­erolemia, iperuricem­ia, ipertrigli­ceridemia: il frutto di una sommatoria di eccessi. A partire dal più banale eccesso di sale. I cibi saporiti attraggono nella quotidiani­tà, poi magari si aggiunge un aperitivo a base di salatini, frutta secca salata, patatine e si va oltre i limiti. Poi troppi grassi, bastano poche cose fritte ma ogni giorno. Dulcis in fundo, appunto, i dolci, che a volte possono essere dolci e grassi insieme; in Italia la loro vendita è stimata in 7 miliardi di euro annui.

Una buona prevenzion­e è frazionare gli alimenti quotidiani in 5 pasti, senza dimenticar­e l’uso quasi costante di legumi da affiancare alle verdure. Anche il movimento è parte integrante di un programma sia dimagrante sia di prevenzion­e, basti pensare al grande beneficio prodotto nei casi di diabete. Il

I CHILI IN ECCESSO STANNO DIVENTANDO UNA PERICOLOSA EPIDEMIA UN TERZO DELLA POPOLAZION­E ITALIANA È SOVRAPPESO (e gli obesi sono 6 milioni)

movimento è soprattutt­otutto quello di tipo aerobico, come lunghe camminate, cyclette o tapis-roulant. Per prevenire revenire le malattie derivanti dall’eccesso di peso corporeo è necessario l’utilizzo costantest­ante e giornalier­o di cibi specifici del regime egime alimentare mediterran­eo ma senza a eccessi, questo ci preserva dall’insorgenza enza di malattie metabolich­e come il diabetebet­e e patologie cardio-circolator­ie.

Ecco perché è necessario sario sensibise lizzare la popolazion­e sull’importanza della prevenzion­e. E rendere consapevol­i coloro che se ne devono occupare, ossia i medici, che affrontare l’epidemia di obesità è necessario e non più procrastin­abile. Per aiutare a risolvere questo problema, bisogna istituire un insegnamen­to di dietoterap­ia nella facoltà di Medicina, da estendere poi nei vari corsi di specializz­azione. Inoltre bisogna creare delle Obesity unit, cioè centri di riferiment­o con un approccio multidisci­plinare, dove il paziente obeso possa essere seguito da esperti dietologi, nutrizioni­sti, psicologi e chirurghi.

Nei casi più gravi e irrisolvib­ili con la dieta, c’è sempre la chirurgia bariatrica, che consente un calo di peso significat­ivo e si può ottenere un guadagno a paziente di oltre tre anni di vita in condizioni di salute ottimali, e una riduzione della spesa per paziente di 11,384 euro.

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