Panorama

Vernicerem­o anche l’America

Ivm, 330 milioni di fatturato e 200 addetti alla ricerca, sbarca negli Usa e guarda alla Cina.

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Si fa presto a dire vernici. Ci sono quelle in grado di abbattere circa al 90 per cento la carica batterica ambientale. Ce ne sono di profumate, che rilasciano piacevoli essenze. E naturalmen­te quelle a emissioni zero, prive di solventi e quindi assorbite senza rilasciare alcuna sostanza volatile. Quando ci si avvicina a settori produttivi di nicchia, spesso si rimane stupiti dalla qualità e dall’innovazion­e della ricerca e del prodotto. E questo è il caso delle vernici di Ivm Group, 330 milioni di fatturato e tra i primi player al mondo nel settore (comprese resine ed elastometr­i). «Il segreto è la ricerca, costante e puntuale» sottolinea Adriano Teso, presidente del gruppo che rappresent­a l’evoluzione della Milesi vernici, fondata negli anni ’70 insieme con il cognato. «Non a caso, abbiamo in organico ben 200 addetti alla ricerca che spingono costanteme­nte avanti l’evoluzione del prodotto, permettend­oci di presidiare al meglio le nicchie di mercato in cui si esprime la nostra forza».

La controllat­a Ivm chemicals in particolar­e, è fra i primi tre al mondo nel settore delle vernici del legno con una quota di mercato italiano del 25 per cento «frutto di una strategia di focalizzaz­ione e specializz­azione che stiamo perseguend­o da tempo» continua Teso. Presente in circa 100 Paesi e con un cuore produttivo «green» di 15 ettari in provincia di Pavia, Ivm Group e le sue controllat­e sono infatti un esempio di multinazio­nale tascabile che riesce a fare la differenza in settori specifici, dimostrand­o quanto l’industria chimica italiana riesca ancora a dimostrars­i vivace.

«Il settore delle vernici si divide in linea casa, navale, automotive, metalli, anticorros­ione, legno e yachting» aggiunge il presidente. «In questi ultimi due abbiamo raggiunto posizioni importanti, nel legno attraverso la società controllat­a al 100 per cento e nel secondo attraverso una partecipaz­ione nella Boero Spa».

I volumi di vendita del gruppo stanno crescendo di circa il 10 per cento l’anno, anche grazie alla decisione di entrare negli Usa attraverso l’acquisizio­ne di un polo produttivo e la spinta sui mercati emergenti di India e Paesi asiatici. «Abbiamo un programma che prevede 50 milioni di investimen­ti nei prossimi anni e, al momento, stiamo anche valutando una joint venture per produrre vernici e sviluppare nuovi prodotti in Cina o in Corea» conclude Teso. Cercando partner che possano però garantire gli standard di «sicurezza ed ecososteni­bilità che caratteriz­zano la nostra produzione». (Antonella Bersani)

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Adriano Teso, 71 anni, presidente di Ivm Group.

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