L’ELISIR CHE NON TI ASPETTI
Apulia Kundi punta tutto sulla spirulina, alga dalle caratteristiche uniche.
Il cibo degli aztechi passa per la Puglia. Si chiama spirulina ed è una microalga che cresce nei laghi alcalini. Raffaele Settanni, 38 anni, e Danila Chiapparini, 36enne, l’hanno scoperta durante un viaggio di volontariato in Malawi e trasformata in una rivoluzione alimentare attraverso l’associazione Apulia Kundi: «Ci occupiamo della produzione e commercializzazione della spirulina, coltivata biologicamente, essiccata e venduta in confezioni da 20 e 50 grammi» racconta Danila Chiapparini «e svolgiamo attività culturali per educare all’alimentazione sana e sostenibile». A sintetizzare il tutto è la spirulina, definita dalla Fao «Il cibo del futuro». «Disintossica dai metalli pesanti, abbassa la glicemia, contiene 45 volte il ferro degli spinaci, 30 volte più betacarotene delle carote e dieci volte il calcio del latte» spiega Raffaele
Settanni «ma possiamo continuare: nella spirulina le proteine sono il 65 per cento, nella carne il 35. L’alga contiene proteine del gruppo b, triptofano, vitamina Ae C, fosforo e zinco. Insomma un alimento completo e un naturale antiossidante».
In Africa la spirulina si mangia fresca, in zuppe e riso. Quella di Apulia Kundi si può invece mischiare allo yogurt, alle insalate, alla pasta «ma se si segue un’alimentazione equilibrata, ne bastano due grammi al giorno» continua Settanni. Apulia Kundi è oggi una start up sostenuta prima dal programma Bollenti Spiriti della Regione Puglia e quindi dal «Principi Attivi» della Camera di Commercio. Occupa quattro persone e fattura circa 60 mila euro, ma «richieste e vendite stanno aumentando a gran velocità». Presente in 35 punti vendita (farmacie, parafarmacie ed erboristerie) e a Eataly di Roma e Bari, punta a espandersi presto nelle regioni del nord.