E SULLA FERROVIA DEL DISASTRO NULLA SI MUOVE
In Puglia, tra Corato e Andria, là dove il 12 luglio 2016 lo scontro frontale tra due treni provocò 23 morti, tutto è ancora fermo. A un anno da quel terribile incidente ( nella foto) la tratta è ancora sotto sequestro da parte della magistratura, che solo lo scorso 25 aprile ha proceduto a una simulazione della collisione. Nel frattempo, i pendolari della linea Bari-Barletta sono costretti a scendere dai treni e percorrere la tratta in pullman. Mentre le famiglie delle vittime chiedono giustizia e l’associazione «Strage treni Puglia», fondata da Daniela Castellano che nella strage perse il padre, a giugno è andata a protestare sotto la procura di Trani. La richiesta è di un incontro con il pool che indaga; perché, spiega Castellano a Panorama,
«non riceviamo notizie, l’inchiesta è ancora in corso e di processo per ora non se ne parla». La pressione delle vittime è anche accresciuta dal fatto che, denuncia la fondatrice, «una società, per conto di Ferrotramviaria, ci sta contattando per offrirci dei risarcimenti. Ci telefonano e, nella proposta, utilizzano le tabelle assicurative per gli incidenti automobilistici di Milano, mentre si tratta di “strage”. A me, dapprima, sono stati proposti 156 mila euro. Ho rifiutato e hanno rilanciato con 250 mila. Ho detto ancora no perché voglio costituirmi parte civile e partecipare al processo. Penso però che qualcuno si accorderà e uscirà di scena». Dalla procura fanno sapere che si tratta di una
inchiesta delicata, con molteplici errori umani e con gli indagati che adesso sono saliti a 14. Sul piano della sicurezza, si muove anche il governatore della Puglia Michele Emiliano. Durante la tappa di Panorama d’Italia
a Bari, ha avvertito che «i rischi sulle ferrovie regionali permangono in tutt’Italia» e ha anticipato che il 20 luglio incontrerà l’amministratore delegato di Fs, Renato Mazzoncini, per chiedergli «di dotare del sistema di controllo marcia-treno tutte le ferrovie della Puglia entro 18 mesi. Stessa cosa dovranno fare le altre ferrovie in concessione».
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