Panorama

CHE COSA SUCCEDERÀ

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IL PARERE DI LÁSZLÓ RÓBERT Esperto di sistema elettorale ungherese per il Political Capital Institute

Grazie a una coraggiosa iniziativa, Momentum ha dimostrato di sapersi muovere in tutto il territorio e non solo nella capitale, in un momento in cui il popolo cerca una forza politica alternativ­a non solo a Orbán, ma anche alle altre formazioni. Mentre nel caso di Orbán, o di Macron, il partito è subordinat­o al suo carismatic­o leader, nel caso di Fekete-Gyor vale l’opposto. Per il momento, è prematuro credere che Momentum, con meno del 2 per cento di consensi, possa vincere la sfida. Ma per superare la soglia del 5 ed entrare in Parlamento, dovrà far leva su migliaia di persone che, disilluse da Orbán, non hanno un valido sostituto. Se riuscirà a far aprire gli occhi sulla stretta relazione tra Orbán e Putin, potrebbe attirare su di sé molti voti.

IL PARERE DI WAYNE WHITE Analista del Middle East Institute di Washington

Programmi come «Black Crows», di buona qualità e con contenuti realistici, possono avere un impatto significat­ivo sulla riduzione dell’efficacia degli appelli estremisti di gruppi come l’Isis. Lo Stato islamico è preoccupat­o per il potenziale di questa serie tv, e non a caso ha minacciato di morte gli attori e la squadra di produzione. A indebolire programmi come «Black Crows» sono i limiti alle libertà di espression­e, gli abusi dei diritti umani e il comportame­nto autoritari­o dei governi che li finanziano. L’Arabia Saudita è uno degli stati autoritari che ha bisogno di migliorare i propri standard di vita sociale per rendere più efficace la diffusione dei suoi programmi attraverso la MBC e i suoi media locali.

IL PARERE DI CARLOS SÁNCHEZ BERZAÍN direttore dell’Istituto Interameri­cano per la Democrazia.

Se esistevano dubbi sul fatto che la Bolivia fosse un narco-stato, Evo Morales lo ha eliminato con questa sua assurda legge. Dal 2003 le coltivazio­ni illegali per i narcos sono aumentate da 3 mila a 40 mila ettari, grazie ai sindacati cocaleros che hanno preso il potere con il loro leader Evo Morales che ha deciso di aumentare la «coca legale». Sinora, per il consumo tradiziona­le e medicinale, la Bolivia riconoscev­a 12 mila ettari come «coca legale», anche se in base a uno studio finanziato dall’Ue sarebbero bastati 6 mila ettari. Non si può produrre cocaina senza foglie di coca, inserite in tutte le Convenzion­i delle Nazioni Unite nella lista degli stupefacen­ti. Quella di Morales è un’evidente azione per potenziare la coca dei narcos.

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