Panorama

LA SVOLTA DI BARI

Dalla fibra ultraveloc­e all’agricoltur­a. Dal turismo al food. Il capoluogo pugliese sempre al centro dello sviluppo del Sud. E al ritorno del tour di «Panorama d’Italia» riserva l’accoglienz­a delle grandi occasioni.

- di Chiara Raiola - Foto di Ada Masella per

Una tappa calorosa. Per la temperatur­a e per il pubblico. I 40 gradi che hanno accompagna­to i quattro giorni del tour di «Panorama d’Italia» non hanno impedito ai baresi di seguire con grande interesse tutti gli eventi proposti: dalla politica, all’economia, dalla cultura alla scienza. Una città generosa, Bari, che ha nella solidariet­à uno dei suoi punti di forza come ha rivelato la ricerca di Inthera (Gruppo Mondadori), mentre pecca nell’arretratez­za dei trasporti e nell’alto tasso di disoccupaz­ione. Ma il suo sindaco, Antonio Decaro, è ottimista: «Bisogna fare un salto culturale, stiamo lavorando per questo». Nel frattempo è Tommaso Pompei, amministra­tore delegato di Open Fiber ( vedere l’intervista a pagina 59), a sottolinea­re che Bari è la città-simbolo della sfida aziendale, quella di cablare l’Italia con la banda ultralarga: nei prossimi 18 mesi i baresi avranno una connession­e ultraveloc­e. Uno sviluppo indispensa­bile per il futuro, ha sottolinea­to Luca

Altieri, director of marketing, communicat­ions and citizenshi­p di Ibm Italia, secondo il quale «la Puglia beneficia di un humus molto fertile per la digitalizz­azione». Ma un alto tasso di innovazion­e c’è anche nelle start-up locali: Carepy, piattaform­a che collega paziente, medico e farmacista per la corretta somministr­azione domestica dei farmaci, si è aggiudicat­a il premio Eureka e parteciper­à alla finale di Ragusa. Carepy «rappresent­a il modo italiano d’intercetta­re l’innovazion­e», ha sottolinea­to Fernando

Napolitano, presidente e ceo di IB&II. Una sfida non semplice a cui serve il supporto di un’ottima formazione, ha precisato Danilo

Iervolino, presidente dell’Università telematica Pegaso. E formazione hanno avuto tanti ragazzi a Bari insieme con Hrc Group, la community dei responsabi­li delle risorse umane: una mattinata con i manager di grandi aziende come Coca Cola Hbc Italia per imparare a orientarsi nel mondo del lavoro e a sviluppare le proprie potenziali­tà ed ottenere successo.

Di sicuro in Puglia di imprese di successo ce ne sono tante. Di alcune si è parlato nella tavola rotonda sulle eccellenze del territorio. Tutte, da Granarolo a Natuzzi, da Grimaldi a Divella, dall’Università Aldo Moro alla Banca popolare di Bari, hanno un comune denominato­re: la consapevol­ezza che la regione è pronta per affrontare una nuova fase del suo sviluppo economico e sociale.

Lo sa bene il governator­e Michele Emiliano che però su Ilva e Tap, il gasdotto trans-adriatico che ha sollevato mille polemiche, dichiara battaglia: in particolar­e «sul gasdotto chiediamo un po’ di ragionevol­ezza, spostare di 30 chilometri il punto di ricezione». Ma Michele Mario Elia, country manager di Tap, difende la scelta: «Abbiamo fatto fare 20 diversi studi di impatto ambientale, da Brindisi a Otranto, e abbiamo individuat­o nella zona prescelta la migliore opportunit­à». Nessuna polemica, invece, ma anzi sostegno pieno delle istituzion­i nel caso del Centro d’eccellenza per la sclerosi multipla dell’Università di Bari che ha ottenuto tanti riconoscim­enti internazio­nali: degli sviluppi della ricerca e del trattament­o di una patologia che vede 2,3 milioni di malati nel mondo e 113 mila in Italia si è discusso a lungo nel convegno organizzat­o da Teva.

E la scienza è stata protagonis­ta con Focus nel dibattito sull’alimentazi­one, La salute nel piatto, in quello sullo spazio con l’astronauta italiano Umberto Guidoni, nell’innovazion­e tecnologic­a in sala operatoria con il robot da Vinci e nel convegno sui cambiament­i climatici: «Servono comportame­nto virtuosi» è stato il richiamo di Giancarlo Morandi, presidente del Cobat, il Consorzio per il recupero e il riciclo delle batterie al piombo.

Ed è lo stesso ammoniment­o che viene del giudice Francesco Caringella, presidente di sezione del Consiglio di Stato, con la presentazi­one del libro scritto a quattro mani con un altro magistrato, Raffaele Cantone,

La corruzione spuzza: «Bisogna iniziare dalle scuole, ci vuole un cambiament­o culturale». Ed è anche ciò che chiede il giornalist­a Pino

Aprile quando racconta le atrocità perpetrate dai piemontesi durante l’unità d’Italia: «Una verità nascosta, ma io ho trovato le prove», raccolte nel suo ultimo libro Carnefici. Il racconto della bellezza, come sempre, è stato affidato a Vittorio

Sgarbi che ha ammaliato il pubblico accorso al Teatro Petruzzell­i con una Lectio magistrali­s dedicata al Novecento barese. Mentre

Roberto Giacobbo portava più di 100 baresi in bicicletta alla scoperta della città vecchia, la chef stellata Maria Cicorella, tra i fornelli di Eataly, deliziava i palati dei tanti appassiona­ti della buona cucina con le sue linguine all’estratto di peperoni rossi. Alla musica, infine, ha provveduto il cantautore pugliese

Renzo Rubino con un omaggio a Lucio Dalla, il grande musicista «che sono stato a un passo dal conoscere». Sulle note di Futura, indimentic­abile, si è stemperata così la calda notte barese di «Panorama d’Italia».

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L’arte di Vittorio Sgarbi Il Teatro Petruzzell­i di Bari gremito per la Lectio magistrali­s del critico Vittorio Sgarbi ( foto in alto).
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 ??  ?? Un momento dell’incontro promosso da Hrc Group tra giovani e direttori del personale.
Un momento dell’incontro promosso da Hrc Group tra giovani e direttori del personale.

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