CHE COSA HANNO SCRITTO
«Chi guiderà il paese più importante dell’America latina nei prossimi 4 anni?» si chiede il quotidiano Estado de Sao Paulo. «Sino alla sua prima condanna» scrive il portale Terra «Lula guidava tutti i sondaggi con almeno il 30 per cento dei voti al primo turno». Tra possibili futuri presidenti, analizza Reuters, «restano due nomi: il neosindaco di San Paolo Joao Doria e Ciro Gomes, un anti-sistema per antonomasia». «Ma non dimenticate» precisa il sito di politica O Antagonista, «l’ambientalista Marina Silva, già ex ministro dell’Ambiente di Lula».
«Il governo di Narendra Modi porta avanti un ambizioso piano di riforme che gli investitori internazionali seguono con grande interesse» scrive il Financial Times. Anche Bloomberg e l’Economic Times indiano promuovono Modi, definendolo un leader interessato a rilanciare l’economia indiana, «stimolando nuovi posti di lavoro e un modello di istruzione accessibile e competitivo». Più duro il Daily Mail britannico, che oltre a accusare il leader indiano di aver distribuito dati fuorvianti, ritiene che le riforme avranno un effetto limitato nel medio periodo e nullo nel lungo.
La figuraccia tedesca ha ormai un’eco mondiale. «Doveva essere un progetto prestigioso, è ormai imbarazzante» ha detto Tim Clark, presidente di Emirates, su Bloomberg. Analoga l’opinione della Deutsche Welle: «Chiunque sarà in grado di rispettare le scadenze e far fronte ai futuri inconvenienti meriterà una medaglia». La Frankfurter allgemeine zeitung si sofferma su un ulteriore problema, la capacità dell’aeroporto, considerato troppo piccolo: «Berlino avrà comunque bisogno di due aeroporti. Le stime non prevedevano il boom turistico poi avvenuto in questi anni».
IL PARERE DI PRADEEP TANEJA Docente di Relazioni internazionali, Università di Melbourne. IL PARERE DI STEFANO CASERTANO politologo, autore di «Germania Copia & Incolla: Lavorare alla tedesca».