Panorama

L’onda lunga di Giuseppina Torregross­a

-

IL FATTO Nelle settimane scorse, la procuratri­ce Luisa Ortega Díaz stata è una delle più fiere oppositric­i al presidente venezuelan­o Nicolás Maduro e alla sua assemblea costituent­e che di fatto ha esautorato il parlamento, aprendo le porte alla dittatura nel Paese. Per sfuggire all’arresto, si è allontanat­a precipitos­amente in barca, passando dall’isola caraibica di Aruba e raggiungen­do poi la Colombia. La scrittrice Giuseppina Torregross­a immagina le emozioni che hanno agitato la fuga della ribelle, che si è potuta fidare solamente di un antico, liquido alleato.

Sulla spiaggia osservava sbalordita il susseguirs­i delle onde. Era la prima volta che si trovava di fronte una distesa liquida così grande e un po’ ne era intimorita. «Il mare è libertà, perciò impara a nuotare» le ordinò la madre, una donna ruvida e autorevole. La bambina, affondando i piedi nella sabbia, era scivolata in acqua senza discutere. Nei giorni successivi il suo respiro si era coordinato con il movimento delle braccia.

Pochi mesi dopo, a soli sette anni, aveva vinto la prima gara. «Vedrai che prima o poi ti tornerà utile» considerò la mamma orgogliosa.

Erano passati più di cinquanta anni, la medaglia Luisa l’aveva persa nei numerosi traslochi, ma le sue gambe muscolose erano capaci di frullare l’acqua come il motore di un fuoribordo.

«La barca ancora non arriva e il vento si sta alzando» disse il marito allungando lo sguardo sul mare così scuro da sembrare solido.

«Arriverà» lo rassicurò lei «Comunque posso sempre andarmene a nuoto», Luisa non era certo una che si perdeva d’animo. Era fuggita il giorno prima agli sgherri di Maduro. L’avevano vista tutti la signora Procuratri­ce a cavallo di una motociclet­ta, i piedi nudi, i capelli arruffati, le guance sporche di grasso.

Ora, stringendo tra le mani una borsa stipata di documenti, le prove della corruzione del governo, aspettava di traghettar­e in tutta segretezza ad Aruba.

La barca attraccò con un tonfo cupo. La Díaz si sistemò a prua, lo sguardo rivolto a un orizzonte incerto. «Il mare è libertà» urlò alzando il pugno in direzione del Venezuela; la sua voce rabbiosa sovrastò il rumore del motore.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy