MOGLIE E MARITO
Un’esilarante commedia con Favino e Smutniak. Che per risolvere i loro problemi di coppia si scambiano i corpi.
Incomprensioni di coppia cronicizzate e difficoltà a capire le necessità dell’altro. Come risolverle? Semplice, immedesimandosi nei panni del proprio partner. Ed è quello che capita, nel senso più letterale delle parole, nella commedia italiana leggera ma acuta Moglie e marito, prossima anteprima in dvd in uscita con Panorama.
Esordio nel lungometraggio di Simone Godano, ha l’egida di due attenti produttori nostrani, Roberto Sessa e Matteo Rovere, che si è fatto notare con il film che ha diretto e scritto Veloce come il vento. A spruzzare tutto di credibilità e verve sono i due attori protagonisti, pilastri che tutto reggono con forza e talento, uniti da una chimica amabile: Pierfrancesco Favino e Kasia Smutniak.
Sofia (Smutniak) e Andrea (Favino) sono sposati da dieci anni. Lei è un’ambiziosa conduttrice televisiva in ascesa, lui un brillante neurochirurgo che porta avanti una sperimentazione sul cervello umano. Si sono tanto amati, ma ora si detestano. Sono in piena crisi e pensano al divorzio, ormai radicati sulle proprie irremovibili posizioni, distanti e inconciliabili. A seguito di un esperimento scientifico di Andrea, però, accade l’impensabile: finiscono improvvisamente uno dentro il corpo dell’altra e viceversa. Andrea è Sofia, Sofia è Andrea. Non hanno via d’uscita, se non quel- la di vivere ognuno l’esistenza e la quotidianità dell’altro. Questo patatrac scientifico si rivela però la loro occasione. I due faranno un sorprendente viaggio nella vita del coniuge, esperienza che li porterà a riscoprire quel senso di empatia reciproca e vera connessione, indispensabile per amare veramente qualcuno.
Nonostante l’idea del risvegliarsi nelle sembianze di un altro sia stata usata più volte a Hollywood (da Nella sua pelle a Nei panni di una bionda), Moglie e marito riesce a differenziarsi: dà vita a gag spassose ma invita pure alla riflessione sui ruoli di genere. Ed è impagabile vedere Favino alle prese con mossette femminee e Smutniak su scarpe tacco 12 con la grazia di un portuale.