Perché ai notai non piace la riforma
«Le nuove regole comporteranno disagi e un prezzo da pagare» annunciano le associazioni di categoria.
Più notai in centro, meno nelle periferie e nei piccoli Comuni. Con le norme introdotte dalla legge sulla concorrenza, apriranno infatti nuovi studi (saliranno da 5 a 12 mila, e cade la soglia di 50 mila euro come reddito minimo) e avranno un raggio d’azione più ampio (potranno operare in tutta la regione in cui hanno la sede o in tutto il distretto della Corte d’appello, che nel caso del Piemonte ingloba anche la Valle d’Aosta). In questo modo, sostengono i notai, si rischia però una fuga dalle aree svantaggiate verso quelle a più alta densità abitativa; insomma, ci sarà chi, per comprare casa, dovrà prendere il treno o attraversare la città. Ma per tutelare i cittadini è stato anche aumentato il carico degli adempimenti. E così a settembre la categoria per la prima volta nella storia ha scioperato: si è trattato a ogni modo di un mini-sciopero, indetto dal Sindacato sociale notarile, che conta circa 500 iscritti.
Per non correre il rischio di ipoteche dell’ultima ora, l’acquirente di un bene immobile adesso può chiedere al notaio di trattenere i soldi finché la compravendita non è definitiva: prima di svincolare gli importi, il professionista deve accertarsi dell’assenza di situazioni pregiudizievoli. Al notaio spetta anche di versare su un conto dedicato le somme dovute a titolo di tributi per i quali è sostituto o responsabile d’imposta. Infine, c’è l’obbligo dei preventivi in forma scritta. Ma aspettatevi conti più salati: «Le nuove regole a tutela del compratore comporteranno un prezzo» spiega il presidente di Federnotai Carmelo Di Marco. Federnotai, che rappresenta il 30 per cento dei professionisti, si è schierata contro lo sciopero nonostante ritenga che il criterio per regolamentare la distribuzione dei notai sul territorio vada rivisto: «Bisognerebbe tenere conto anche del valore delle operazioni notarili in una determinata area». Insomma, il dibattito è aperto anche tra i notai.