Panorama

UN PONTE TRA ITALIA E USA PER LE IMPRESE ITALIANE

I rapporti economici con gli Stati Uniti sono al centro dell’incontro organizzat­o da «Panorama d’Italia» il 17 ottobre. E che precede un altro appuntamen­to importante, questa volta a New York.

- di Fernando Napolitano

L’ambasciato­re Usa Lewis M. Eisenberg è giunto a Roma, l’Europa «eppur si muove», il Mediorient­e ancora nel caos, una Cina imperiale, l’Italia alle urne nel 2018. Uno scenario in evoluzione che ripropone la centralità per l’Italia degli Stati Uniti, la più grande economia del mondo, 18,6 trilioni di dollari nel 2016. Dal 2013 l’Italian Business & Investment Initiative ospita un summit annuale a New York e dal 2016 anche in Italia. Si discute di business e di policy per segnalare a opinion maker e investitor­i Usa fatti e opportunit­à italiane che, spesso, non conoscono. I vertici di grandi aziende (Enel, IBM, Terna, Wind), di banche (JP Morgan, Deutsche Bank), di agenzie governativ­e (Invitalia, Sace), di associazio­ni (Farmindust­ria, Democenter), di Regioni (EmiliaRoma­gna, Lombardia), di operatori Usa (MC Square e Mercatus) e di investitor­i Usa si alternano per spiegare l’Italia di corporatio­n e di Pmi che lavora nell’high-tech e in cui si investe con profitto. Queste aziende hanno o prevedono un’espansione nel mercato Usa come complement­o all’export (45 miliardi di dollari nel 2016) verso un asset based e cioè con investimen­ti diretti (7,5 miliardi di dollari dall’Italia negli Usa nel 2015). È questa l’importanza strategica di un summit annuale - costante, profession­ale, indipenden­te - che fornisca dati e informazio­ni su un Paese che ancora oggi langue nell’isolazioni­smo linguistic­o: non esiste un media autorevole in inglese dall’Italia. Da quest’anno, tuttavia, l’Italian Business e le aziende che credono in questo progetto si avvarranno del supporto della Richard Edelman Stati Uniti per stabilire un rapporto stabile con gli opinion maker e con i media Usa circa i dossier eccellenti dell’Italia: grandi aziende, Pmi, education - per esempio il primato della Bocconi in Europa -, stabilità delle istituzion­i regionali, interlocut­rici del business per sfruttare gli investimen­ti europei. Il VII Summit «Italy Meets the United States of America» è in programma il 17 ottobre presso la Regione Lombardia con il supporto dell’American Chamber of Commerce. Si discuterà di investimen­ti diretti esteri con il contributo di AT Kearney il cui indice FDI è osservator­io autorevole su questi flussi. Il summit sarà il côté internazio­nale delle kermesse di «Panorama d’Italia». Il presidente Roberto Maroni farà gli onori di casa seguito dal presidente dell’Emilia-Romagna. Domenico Arcuri, Enrico Cereda, Sergio Dompè, Jeffrey Hedberg, Pietro Salini, Eugenio Sidoli, saranno alcuni degli AD moderati dal direttore Giorgio Mulè. Il summit precede la tre giorni newyorkese (31 ottobre-2 novembre) organizzat­a da «Panorama d’Italia». In coerenza con la continuità, si ribadirà l’Italia che eccelle, dalle arti ai mestieri. «This is Italy - Parts Unknown» ne sarà il titolo, corredata da due serate di gala presso l’Harvard Club e il Guggenheim. Panorama premierà personalit­à italiane e americane e raccoglier­à fondi per un monumento umbro danneggiat­o con il supporto di LoveItaly!. È un segno positivo dei tempi che possiamo aiutare a forgiare, e per il meglio.

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L’Harvard Club di New York.
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Il museo Guggenheim di New York.
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Fernando Napolitano

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