L’UOMO DI BAKU
Le accuse sollevate dalla giornalista uccisa al premier Muscat partono da Ilham Aliyev, il padre-padrone dell’Azerbaijan. Nel dicembre di tre anni fa Muscat e il fido Mizzi, allora ministro dell’Energia, volarono a Baku (it (vietando l’accesso alla stampa) per incontrare il presidente azero. Mizzi firmò due memorandum di cooperazione nel campo energetico, su cui la reporter Galizia sospettava tangenti. Muscat ha sempre negato, ma la faccenda azera ha coinvolto sua moglie.
SOCIETÀ Alla fine dello scorso anno l’isola registrava 53.247 società e 581 fondi di investimento rispetto a una popolazione di appena 420 mila abitanti. Ben 8 mila sono controllate da azionisti italiani. L’isola è la sede prediletta per le multinazionali del gioco d’azzardo e dopo la Brexit il suo potere di attrazione sta aumentando.
TASSE Il segreto è la tassazione con un’aliquota ufficialmente del 35 per cento, ma che può scendere fino al 5 per cento, al di sotto di qualsiasi altro paese Ue. La Vat, equivalente della nostra Iva, è al 18 per cento, ma per molti prodotti è a zero.
PASSAPORTO Pubblicità in rete per «vendere» la cittadinanza dell’isola, dove non esistono gabelle come il canone televisivo, la tassa sui rifiuti e sulla proprietà. Oligarchi russi e miliardari cinesi avrebbero ottenuto il passaporto maltese pagandolo a peso d’oro (1,3 milioni di euro) con investimenti e società per avere libero accesso all’Unione europea. Lo scorso anno sarebbero stati venduti 700 passaporti.
PENSIONATI Il governo maltese prevede un’aliquota fissa del 15 per cento a patto che il pensionato straniero affitti o acquisti una casa sull’isola. Per pensioni non alte di 10.500 euro l’anno il prelievo fiscale è quasi zero.
YACHT Chi registra il panfilo con una società maltese naviga libero (o quasi) da tasse onerose. Grazie al sistema fiscale dell’isola si evita l’Iva, e le spese sociali dell’equipaggio si riducono anche quando gli yacht sono ormeggiati in altri paesi europei. (F.B.)