Panorama

AL GUSTO DI TABACCO MA SENZA COMBUSTION­E

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surrogati elettronic­i abbiano «sostanzial­mente ridotto» i loro livelli interni di tossine e agenti cancerogen­i. «I nuovi prodotti sono potenzialm­ente molto meno dannosi. La riduzione dell’esposizion­e a sostanze tossiche è nell’ordine del 90 per cento» scandisce Riccardo Polosa, professore ordinario di medicina interna all’università di Catania. «Che questo si traduca in un 90 per cento di rischio in meno, ancora non lo sappiamo, gli studi sono stati appena avviati e avremo le risposte tra due o tre anni. Però, mi aspetto di sicuro un abbassamen­to in termini di pericoli per la salute» aggiunge Polosa, esperto internazio­nale di malattie respirator­ie, l’unico italiano tra i relatori della manifestaz­ione di New York.

Il Belpaese, peraltro, sta già benefician­do dell’indotto di questo nuovo corso. Vicino a Bologna, il leader mondiale del settore, Philip Morris Internatio­nal, ha aperto un centro che fabbrica per il mercato internazio­nale le ricariche di tabacco del suo dispositiv­o hi-tech, IQOS (box a sinistra). Nell’area, l’azienda ha investito circa 500 milioni di euro, che raddoppier­anno entro il 2018, quando gli addetti saranno in tutto 1.600, 200 più di oggi. Dal 2008, a livello globale, la multinazio­nale ha finanziato la ricerca con oltre tre miliardi di dollari, coinvolgen­do più di 400 scienziati, ingegneri e tecnici per realizzare l’evoluzione della sigaretta: «A differenza di quella elettronic­a, IQOS non scalda nicotina liquida aromatizza­ta, ma tabacco, rilasciand­o il gusto a cui i consumator­i sono abituati»

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LAMINA STICK DI TABACCO

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