BUONA VOLONTÀ MA, FINORA, PESSIMI RISULTATI
FUMATORI CHE VOGLIONO SMETTERE CON LA SIGARETTA FUMATORI CHE FINORA CI RIESCONO i nuovi prodotti arrivino nelle mani dei consumatori».
Uno di questi ex acerrimi nemici è David Sweanor, avvocato, professore di legge all’università di Ottawa, per oltre un decennio consulente dell’associazione dei diritti dei non fumatori: «Osteggiavo le multinazionali» spiega «quando promuovevano morte e malattie. Ora penso che bisogna sostenerle nella transizione, molto accettabile, verso alternative che portino al declino delle sigarette».
L’esperto enfatizza il ruolo determinante degli Stati: «Serve una tassazione proporzionale alla pericolosità, bisogna prevedere un vantaggio fiscale per i dispositivi di nuova generazione. Un po’ come si fa con gli incentivi all’auto elettrica, per scoraggiare quelle a benzina. Se è vero che i governi perderanno gettito, risparmieranno sulla spesa sanitaria. Maggiore sarà la convenienza economica delle alternative tecnologiche, maggiore sarà il numero delle persone disposte ad adottarle».
È la stessa logica che potrebbe spingere ad abbassare la nicotina nei prodotti tradizionali, per rendere più desiderabili quelli evoluti. Attacco doppio. Un agguato alla vecchia sigaretta. Nella guerra al fumo, ogni arma è lecita. (Twitter: @MarMorello)