Panorama

Legame forte

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Sotto, Laura e Lavinia Biagiotti al lancio per la manifestaz­ione golfistica Ryder Cup 2022. Accanto, madre e figlia nella loro ultima sfilata insieme (A/I 2017-18). ultime parole. Poi non l’ho più sentita. E dopo cosa è successo? Sono ripartita immediatam­ente. La mia angoscia era che restasse sola. Mi ha lasciata il 26 maggio, lo stesso giorno di papà. Il mattino del funerale è uscita dal nostro castello a Guidonia in un feretro bianco. Le ho sussurrato: «Andiamo». Come lei diceva a me quando salivamo in passerella. Qual è stata la prima cosa che ha fatto senza di lei? Il giorno seguente era domenica, ho provato un vuoto immenso. La morte è la cosa più grande che ti trovi ad affrontare e io l’avevo già vissuta a 17 anni con mio padre. L’unico modo per reagire era tornare subito al lavoro. E alle otto di lunedì mattina mi sono seduta nel suo ufficio, dove creavamo insieme le collezioni. E ho assunto tre sarte. Perché la moda è fatta di mani. Lei mi aveva insegnato questo. La collezione che ha presentato a Milano è stata un grande successo, come ha fatto a disegnare in questi mesi così difficili? L’avevamo iniziata insieme, pensavamo a un Grand Tour 4.0. Le stoffe sono ispirate alle stampe di Carlo Labruzzi, vedutista romano settecente­sco. Mamma aveva il gusto del bello e amava immensamen­te Roma. Voleva dedicarle la sfilata proprio ora che la città sta vivendo un momento critico. Per lei non era mai la Suburra, ma la Città eterna dalla grande bellezza. E poi le piaceva fare dei piccoli Grand Tour insieme, le chiamava «gite»: la villa di Adriano a Tivoli o il tramonto sul lago di Bracciano. La collezione è nata anche così: lunghe chiacchier­ate, concluse da grandi merende. Che rapporto avevate? Ombelicale, simbiotico, intenso. Dopo la morte di mio padre, siamo rimaste noi due, sempre insieme. Negli ultimi anni forse io più madre, lei più figlia. Oggi mi manca tutto, anche la sua television­e accesa fino a notte fonda e io che la sentivo dalla stanza vicino. Al mattino la rimprovera­vo perché aveva dormito poco. Sorrideva: «Ho visto un filmetto». Chi le è stato davvero vicino? Oltre al mio fidanzato Francesco, amici e collaborat­ori, le moltissime persone sconosciut­e che mi hanno scritto. E hanno condiviso i loro dolori con me. I social

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