Dopo oltre 60 anni è arrivata la crisi, superata grazie all’intervento di FYI che ha già aperto un temporary shop nel capoluogo lombardo.
LA SPINTA MILANESE ALLA PASTICCERIA DIPASQUALE
Per Guido Piovene era «la pasticceria più bella della Sicilia», e Sciascia vi si recava ogni volta che poteva per gustare la famosa torta Savoia, che amava anche regalare agli amici: la pasticceria Dipasquale è dal 1950 un pezzo di storia di Ragusa, un fiore all’occhiello della città. Eppure, nel 2016 ha chiuso, anche se per pochi mesi: gli eredi dei fondatori non riuscivano più a mandare avanti l’azienda, e c’è voluto l’impegno e l’entusiasmo della milanese FYI srl per rilanciarla. «Considero questo angolo di Sicilia» spiega Bruno Boschiero, amministratore unico di FYI «come l’area a più alto potenziale di sviluppo turistico in Italia. Ha però bisogno di essere organizzata e gestita professional- mente. Il mio investimento a Ragusa nasce proprio da questa considerazione». La continuità con il passato è assicurata dalle antiche ricette e dalle competenze presenti in laboratorio, e l’obiettivo di Boschiero è anche quello di «costruire una filiera professionalizzante, fortemente identitaria, che recuperi la grande tradizione dolciaria siciliana e diventi punto di riferimento per i mestieri del settore enogastronomico».
Il progetto è anche quello di portare il concept Dipasquale in giro per l’Italia e di farne un prodotto da esportazione. «L’anno scorso» conclude Boschiero «abbiamo aperto un temporary shop a Milano e abbiamo partecipato alla “Vendemmia di Via Montenapoleone” al Salone del Mobile».