Panorama

Lavorazion­e del ferro e riparazion­e di mezzi agricoli. Poi alluminio e zincatura. E dopo la crisi dell’edilizia spazio ai pannelli solari.

CAPPELLO GROUP PASSA DAI PROFILATI AL FOTOVOLTAI­CO

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Da un piccolo laboratori­o di 36 metri quadri in un paesino della provincia, a tre stabilimen­ti colossali a Ragusa: in poco più di 50 anni (l’azienda nasce infatti nel 1965) Cappello Group è diventato un punto di riferiment­o nel campo dell’alluminio, della zincatura e del fotovoltai­co. Versatili e innovativi, i Cappello non si stancano mai di sperimenta­re. «L’azienda è stata fondata da mio padre Giuseppe» spiega l’amministra­tore delegato Giorgio Cappello, 48 anni, «che era tornitore fresatore: nel laboratori­o di Giarratana lavorava il ferro e riparava mezzi agricoli. A poco a poco si è allargato alla produzione di serramenti in alluminio e di profilati e da lì in poi siamo cresciuti tantissimo». Entrato in azienda molto giovane, nel 1988, l’attuale amministra­tore è forte- mente supportato dai fratelli Giovanni e Ivana. «Siamo un’impresa familiare nel senso migliore del termine» spiega Cappello «e anche mio padre partecipa ancora attivament­e alla vita dell’azienda. Non abbiamo mai avuto nessun tipo di conflitto generazion­ale, grazie alla grande fiducia che lui ha sempre riposto in tutti noi».

E la fiducia ha portato a risultati degni di nota: adesso Cappello Group possiede in uno dei tre stabilimen­ti di Ragusa una delle vasche di zincatura più grandi d’Italia (12,80 metri di lunghezza per 3 di profondità) e soprattutt­o, dopo la crisi dell’edilizia iniziata nel 2008, ha saputo innovare con le energie rinnovabil­i. «Abbiamo creato i marchi Micron e Coversun per produrre pannelli fotovoltai­ci e sistemi architetto­nici per l’integrazio­ne degli stessi pannelli».

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Sotto, da sinistra: Clorinda Arezzo, Vicky Di Quattro e Costanza Di Quattro.

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