Non potendo eliminarlo, il Papa ripulisce lo Ior
Il modo in cui è stato cacciato l’alto funzionario Giulio Mattietti dalla banca vaticana lascia capire che il Pontefice ha persoso la pazienza.
Una «talpa» che ai vertici dello Ior avrebbe fornito Oltretevere informazioni riservate su conti correnti e su altre operazioni interne, tradendo così «la fiducia del Papa». È questo il quadro su cui gli inquirenti pontifici starebbero indagando in seguito al brusco scossone che la scorsa settimana ha colpito l’Istituto per le opere di religione, la banca vaticana, per l’improvvisa cacciata dal suo ufficio del direttore generale aggiunto Giulio Mattietti, messo fuori dal Vaticano dalle Guardie Svizzere - responsabili della persona del Papa - al di là del portone di Sant’Anna. Che l’allontanamento dell’alto funzionario, cresciuto nello Ior e presentato dal Papa nella sua nuova veste di direttore generale aggiunto nella visita alla banca del novembre 2015, sia stato eseguito dai militi svizzeri significa che l’ordine l’ha dato Francesco tramite la Commissione cardinalizia di Vigilanza Ior presieduta da Santos Abril y Castellò. È questa la lettura che filtra dalla Penitenzieria Apostolica, dicastero dei grandi peccati contro il Papa.
Segno evidente - si fa notare dall’entourage papale - che «la situazione era colma» e che «bisognava intervenire subito per evitare inquinamenti di prove». Ma se il Papa, per la prima volta dalla nascita dello Ior del 27 giugno 1942, si è servito delle Guardie Svizzere vuol dire che «ormai aveva perso la pazienza», confida un vescovo collaboratore di Benedetto XVI e dello stesso Francesco su temi giuridici. Il Pontefice, in sostanza, non ne può più di «questo Ior», e non a caso Oltretevere si ritorna a parlare di quando Francesco, dopo l’elezione ricordò che «San Pietro non aveva mica una banca!», rilanciando il progetto abbozzato da Giovanni Paolo I, il papa dei 33 giorni, deciso a mettere fuori dal Vaticano lo Ior per sottoporlo al controllo della Banca d’Italia. Prospettiva forse utopica, ma che dimostra come Bergoglio non vuole più tollerare il clima da «guerra tra bande» al vertice dello Ior, dove comunque da giorni è stata avviata una «inchiesta interna» su Giulio Mattietti, il cui «allontanamento», stando ad un comunicato della dirigenza, sarebbe dovuto «ad una normale vicenda di gestione». (Orazio La Rocca)