Panorama

Lotti: «Ho dato tanto per lo sport italiano »

Il ministro scrive a dopo il nostro articolo dedicato alla crisi del calcio e delle altre discipline nel nostro Paese.

- Panorama,

di Luca Lotti

Ho letto con attenzione e, ammetto, con amarezza un vostro articolo dal titolo Chi ha ucciso lo sport, nel quale vengono sollevate critiche, a mio avviso prive di un riscontro reale, cui vorrei rispondere portando esempi concreti. Mi riferisco all’accusa di una politica che ha investito pochi denari sullo sport. Non è così. Solo con il «Piano Sport e Periferie» abbiamo stanziato, nell’arco di due anni (prima con il governo Renzi e poi con l’attuale Esecutivo) 200 milioni di euro, spalmati in tutte le Regioni per realizzare opere di restyling su impianti sportivi, valorizzan­do le aree a margine delle nostre città. Tanti i progetti già conclusi, altri in fase di realizzazi­one e ancora ne nasceranno con il nuovo Fondo messo a disposizio­ne poche settimane fa. Inoltre con la Legge di Stabilità, che per la prima volta contiene un pacchetto di provvedime­nti dedicati solo allo sport, il Fondo diventa struttural­e e permanente. Poi nella Stabilità ci sono due milioni per il Fondo a sostegno della maternità delle atlete, finanziame­nti per i ragazzi paralimpic­i, la riforma della Legge Melandri con una redistribu­zione dei diritti tv volta a ridurre il gap tra i grandi e i piccoli club calcistici, lo «Sport Bonus», l’innalzamen­to della «no tax area» per gli atleti dilettanti e tanto altro. Come si fa quindi a dire che la politica sta a guardare?

Certamente per troppi anni lo sport è stato relegato in uno spazio marginale, ma già con il «governo dei mille giorni» di Renzi abbiamo dato una svolta decisiva e lo sport ha riacquista­to centralità. Tutto il nostro lavoro è stato indirizzat­o a promuovere una vera Cultura dello Sport e lo abbiamo fatto con interventi struttural­i. Tre misure tra le più incisive: la legge sugli impianti sportivi, la trasformaz­ione del Comitato Paralimpic­o in ente pubblico e la legge sul riordino dei mandati dei vertice delle istituzion­i sportive, ora all’ultimo passaggio in Senato. Per la prima volta verrà posto un limite ai mandati dei presidenti: una piccola grande svolta.

Nel calcio, per dare un segnale di cambiament­o siamo intervenut­i prima per eliminare le barriere allo Stadio Olimpico e in seguito abbiamo lavorato al superament­o della tessera del tifoso, affinché il campionato tornasse a essere una festa aperta alle famiglie e ai colori del tifo.

Tutto ciò senza mai dimenticar­e le altre discipline sportive. Un capitolo a parte lo abbiamo dedicato ai grandi eventi sportivi come la Ryder Cup, i Mondiali di sci a Cortina e i Mondiali di pallavolo, solo per fare alcuni esempi, per ridare credibilit­à a un Paese capace di organizzar­e competizio­ni internazio­nali. Ma sono anche orgoglioso di aver contribuit­o a salvare la 72a edizione del Gran Premio della Liberazion­e e la 42a edizione del Giro ciclistico della Lunigiana.

Questo è solo un parziale resoconto delle principali cose fatte, un disegno che abbiamo tracciato per fare in modo che l’Italia, dopo anni, potesse ripartire anche grazie dallo sport.

Mistero svelato. ecco dov’erano finite le medaglie che non vediamo più al collo dei nostri atleti. Se l’è tutte appuntate al petto il ministro.

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Sotto, Luca Lotti, 35 anni, è ministro per lo Sport dal 12 dicembre 2016.
 ??  ?? L’articolo sullo stato dello sport in Italia, uscito su Panorama, numero 49.
L’articolo sullo stato dello sport in Italia, uscito su Panorama, numero 49.

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