Panorama

UN ROMANZO BREVE SULLA MEMORIA LUNGA

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Esiste un filo che unisce la volontà imperiale di Ottaviano Augusto a un cardinale illuminato del ’500 come Francesco Maria del Monte, fino a quel collezioni­sta dall’intuizione sempre un passo avanti che nel ’900 è stato Giuseppe Panza di Biumo. Ad avvicinare questi personaggi distanti nel tempo sono la costruzion­e, la raccolta e la promozione della bellezza: prenda essa la forma di una nuova urbanistic­a che celebra il potere augusteo ma cambia anche il volto di Roma; oppure, la scoperta è l’appoggio del talento di Caravaggio, in un’epoca non facile quale quella del papato di Clemente VII; o ancora, è il caso del grande appassiona­to d’arte Panza di Biumo, una ricca collezione di opere contempora­nee oggi divise tra musei a Los Angeles, il Castello di Rivoli e finalmente Villa Panza a Varese.

Questa sensibilit­à verso il bello, fatta di intelligen­za e istinto, è il comune denominato­re secondo cui il critico d’arte Costantino D’Orazio ha composto una galleria di trenta Mercanti di bellezza, nell’omonimo saggio appena pubblicato da Rai-Eri.

Dunque, mecenati, mercanti e pontefici, più famosi e meno noti, come il sindaco di Roma a fine ’800 Ernesto Nathan, l’industrial­e-icona Adriano Olivetti, la gallerista milanese colta e fuori schema Claudia Gian Ferrari. Vengono raccontati in ritratti di poche pagine ma spessi di sostanza, dove gli aneddoti mettono in risalto la forza di idee e passioni. Costantino D’Orazio fa scoprire anche al lettore «non addetto alle arti» storie e geografie di una bellezza troppo spesso dispersa e poco conosciuta nel nostro Paese. E, nella capacità di rendere familiari q queste figure formidabil­i, affascina. (Mauro o Querci) «Vivo dei miei libri da oltre trent’anni», ha dichiarato qualche anno fa in un’intervista lo scrittore francese Jean Echenoz, classe 1947, portato in Italia al grande pubblico da Adelphi. «Ma definirmi scrittore mi sembra ridicolo. Quello che m’interessa è rimettere tutto in gioco ogni volta». Ecco perché il romanzo breve L’occupazion­e del suolo, appena portato in libreria da Galaad, e scritto nel 1988, è un piccolo gioiello. La vicenda è quella di Sylvie Fabre, che brucia nell’incendio della sua casa, ma di cui rimane un frammento di vissuto in un enorme affresco pubblicita­rio. Accaniti nella memoria, figlio e marito superstiti lottano per occupare il suolo accanto a quel che resta di lei e bruciano così ogni possibilit­à di spiegarsi al mondo e di spiegarsi il mondo. Riflettore ficcante su spazio, tempo e uso della scrittura, il racconto è ancora oggi un dito puntato a indicare come (attraverso una trama tradiziona­le) si possano fare filosofia e critica sulla «ricerca del senso». (Stefania Vitulli) L’occupazion­e del suolo, di Jean Echenoz (Galaad, 40 pagine, 8 euro).

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Lo scrittore francese Jean Echenoz, 70 anni.
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 ??  ?? Mercanti di bellezza, di Costantino D’Orazio (Rai Eri, 319 pagine, 18,90 euro).
Mercanti di bellezza, di Costantino D’Orazio (Rai Eri, 319 pagine, 18,90 euro).

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