vigile Di maio chiederà: concilia?
Buon anno caro!
Anche a te!
Caffè?
Hai un Optalidon?
Straviziato eh?
Sono astemio, coglione, lo sai.
E a che ti serve l’Optalidon?
Ho letto le ultime su Grillo e i suoi ( nella foto, il candidato premier Luigi Di Maio). Mi scoppia la testa.
Ah no, eh! Cameriere, capuccino, cornetto e subito il conto! Questo il mal di testa lo vuol far venire a me.
Ma leggi, scemo!
Cosa?
Te lo leggo io: «Ciascun parlamentare che si sia presentato sotto il simbolo del MoVimento 5 Stelle, si obbliga ad utilizzare la Piattaforma Rousseau per uniformarsi agli obblighi di trasparenza degli iscritti al MoVimento».
Mbé?
Un’impresa privata dispensa ordini agli eletti dai cittadini.
Se funziona…
Già, la Costituzione lo , vieterebbe, ma se funziona, dici tu…
Disciplina ci vuole. O non vedi l’ora che il cambio di casacca, con mercato delle vacche annesso, domini il Parlamento anche dopo le prossime elezioni?
Sei tu che hai bevuto troppo a Capodanno. Lo sai che se io, iscritto a Milano, diciamo, voglio sapere chi sono gli altri iscritti di Milano, la Casaleggio non me lo dice? Che è segreto? Lo sai che se manifesto un punto di vista non adeguato, la Casaleggio, privata, fa pagare a me, deputato eletto, 100 mila euro di multa? Lo sai o no che non si può nemmeno sapere se tra le entrate pubblicitarie della Casaleggio ci sono anche quelle del blog di Grillo? O che nessuno sa se i 5 Stelle pagano una commissione alla Casaleggio per la gestione tecnica della comunicazione politica?
Non lo so e non me ne frega un cacchio. Se porta più efficienza, mi va bene.
s mao Se si passa dalla democrazia al maoismo, dopo tutto, che male c’è? Vorrà dire che quello che eleggi, invece di rendere conto agli elettori e a te, andrà a rapporto dal consiglio di amministrazione di un’azienda che manco si sa a chi appartenga.
La fai troppo palloccolosa.
Metti la macchina in divieto di sosta e la multa te la dà il fruttivendolo. Chissà, magari è un passo avanti.
Chissà.
Bravo. Allora dovrebbe piacerti anche la storia della coppia.
Quale coppia?
Lui, Vito Crimi, è membro del sedicente Comitato di garanzia dei 5 Stelle. Paola Carinelli, la moglie, è deputata e membro, nientemeno, del Collegio dei probiviri.
Meglio per loro.
Giusto. Solo che il marito ha il potere di varare le candidature elettorali; e la moglie, ma tu guarda, è candidata nel collegio metropolitano di Milano. Ma capita, no?
No, questo è grave.
Sei un fenomeno, lo sai?
E perché?
Niente, sciocchezze. Sembri quello finito sotto un tram che si dispera perché gli hanno rovinato la piega dei pantaloni.