Panorama

vigile Di maio chiederà: concilia?

- di Andrea Marcenaro

Buon anno caro!

Anche a te!

Caffè?

Hai un Optalidon?

Straviziat­o eh?

Sono astemio, coglione, lo sai.

E a che ti serve l’Optalidon?

Ho letto le ultime su Grillo e i suoi ( nella foto, il candidato premier Luigi Di Maio). Mi scoppia la testa.

Ah no, eh! Cameriere, capuccino, cornetto e subito il conto! Questo il mal di testa lo vuol far venire a me.

Ma leggi, scemo!

Cosa?

Te lo leggo io: «Ciascun parlamenta­re che si sia presentato sotto il simbolo del MoVimento 5 Stelle, si obbliga ad utilizzare la Piattaform­a Rousseau per uniformars­i agli obblighi di trasparenz­a degli iscritti al MoVimento».

Mbé?

Un’impresa privata dispensa ordini agli eletti dai cittadini.

Se funziona…

Già, la Costituzio­ne lo , vieterebbe, ma se funziona, dici tu…

Disciplina ci vuole. O non vedi l’ora che il cambio di casacca, con mercato delle vacche annesso, domini il Parlamento anche dopo le prossime elezioni?

Sei tu che hai bevuto troppo a Capodanno. Lo sai che se io, iscritto a Milano, diciamo, voglio sapere chi sono gli altri iscritti di Milano, la Casaleggio non me lo dice? Che è segreto? Lo sai che se manifesto un punto di vista non adeguato, la Casaleggio, privata, fa pagare a me, deputato eletto, 100 mila euro di multa? Lo sai o no che non si può nemmeno sapere se tra le entrate pubblicita­rie della Casaleggio ci sono anche quelle del blog di Grillo? O che nessuno sa se i 5 Stelle pagano una commission­e alla Casaleggio per la gestione tecnica della comunicazi­one politica?

Non lo so e non me ne frega un cacchio. Se porta più efficienza, mi va bene.

s mao Se si passa dalla democrazia al maoismo, dopo tutto, che male c’è? Vorrà dire che quello che eleggi, invece di rendere conto agli elettori e a te, andrà a rapporto dal consiglio di amministra­zione di un’azienda che manco si sa a chi appartenga.

La fai troppo palloccolo­sa.

Metti la macchina in divieto di sosta e la multa te la dà il fruttivend­olo. Chissà, magari è un passo avanti.

Chissà.

Bravo. Allora dovrebbe piacerti anche la storia della coppia.

Quale coppia?

Lui, Vito Crimi, è membro del sedicente Comitato di garanzia dei 5 Stelle. Paola Carinelli, la moglie, è deputata e membro, nientemeno, del Collegio dei probiviri.

Meglio per loro.

Giusto. Solo che il marito ha il potere di varare le candidatur­e elettorali; e la moglie, ma tu guarda, è candidata nel collegio metropolit­ano di Milano. Ma capita, no?

No, questo è grave.

Sei un fenomeno, lo sai?

E perché?

Niente, sciocchezz­e. Sembri quello finito sotto un tram che si dispera perché gli hanno rovinato la piega dei pantaloni.

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