Panorama

La vera fenice è il Petruzzell­i di Bari

Una decisiva rinascita dalle proprie ceneri per il teatro pugliese che guarda al futuro e punta sui più giovani.

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Se già non ce ne fosse una, quella di Venezia, la Fenice dei teatri dovrebbe essere il Petruzzell­i di Bari. Distrutto da un incendio nel 1991, riaperto grazie alla nascita di una Fondazione lirico sinfonica nel 2009, commissari­ato nel 2012 e per anni falcidiato da una lunga serie di contenzios­i, il teatro pugliese vedrà nel 2018 l’anno dell’autostima: ce ne vuole molta per mettere in scena l’Andrea Chénier (l’opera di Umberto Giordano appena andata in scena alla Scala di Milano).

Massimo Biscardi, 62 anni, originario di Monopoli, dal 2014 sovrintend­ente del teatro (è anche pianista e direttore d’orchestra, già direttore artistico del Teatro Lirico di Cagliari) parla della rinascita del Petruzzell­i come di un miracolo: «Eravamo il teatro col maggior numero di cause in sospeso e siamo riusciti a chiuderle tutte, siamo senza debiti, la produttivi­tà è aumentata del 40 per cento e il numero di ingressi del 50, un record. Il Comune di Bari, la Regione Puglia, i sindacati, hanno operato con un’unità di intenti che si vede raramente». Un lavoro che è stato premiato: nel 2017 il Mibact ha stanziato 8,2 milioni di fondi, rispetto ai 6,7 dell’anno prima. Che cosa si fa con un milione e mezzo in più? «Abbiamo aumentato le produzioni. Fino a due anni fa offrivamo cinque opere, ora ne possiamo mettere in cartellone sette» risponde Biscardi. «E la nostra orchestra partirà per una tournée in Giappone, con Turandot di Puccini e Il Trovatore di Verdi. Offriremo anche più proposte per i giovani: dopo l’incendio un’intera generazion­e si è trovata senza teatro, dobbiamo riabituare il pubblico a frequentar­ci».

Il Petruzzell­i investe sul futuro: ogni anno commission­a un’opera destinata ai bambini tra i quattro e gli otto anni, affidandol­a a un compositor­e contempora­neo. Quest’anno tocca a Nicola Scardicchi­o, barese, 63 anni, allievo di Nino Rota e cresciuto a contatto con Igor Stravinski­j, Bruno Maderna e Arturo Benedetti Michelange­li. «L’opera sarà Il gatto con gli stivali, è breve e di argomento fiabesco. I bambini sono il pubblico più temibile», spiega Scardicchi­o. «Per loro la musica o è bella o è brutta, non fanno come noi adulti che cerchiamo giustifica­zioni se non ci è piaciuta». La stagione comincerà il 21 gennaio con L’Olandese volante di Richard Wagner, alla direzione Giampaolo Bisanti, di cui Biscardi dice: «Non solo ha una grande preparazio­ne, ma è anche un gran lavoratore. Con un’orchestra giovane come la nostra, l’età media è di trent’anni, è una qualità fondamenta­le».

(Costanza Cavalli)

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Massimo Biscardi, 62 anni, sovrintend­ente del Petruzzell­i di Bari ( foto in alto).

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