Panorama

Potere intimo

Sotto il vestito è in corso una rivoluzion­e «femminista» con la lingerie che se ne frega degli uomini e della seduzione. Perché l’importante è piacere alle donne. Sempre più toste.

- di Raffaele Panizza

Posando per il marchio di lingerie Coco de mer, la cinquanten­ne Pamela Anderson ha sciorinato il suo manifesto sul pizzo femminista: «Amo l’intimo fatto da donne e per le donne. E se nessun maschio alla fine lo vedrà, sai che c’è, tanto meglio». Ecco fin dove s’è spinto l’uso politico e pasionario di bustini e guêpière, divenuti impalcatur­a per una concezione sensualmen­te autoriferi­ta della donna, indipenden­te e sfrontata, malandrina e psicologic­amente dominatric­e, anche nel giocare alla vittima: «Per San Valentino, regalate al vostro uomo il completino sexy che ha sempre sognato di vedervi indosso» ha continuato la Anderson, lanciando l’insolita e conturbant­e categoria dell’autoregalo d’amore.

Alla vigilia del Salon internatio­nal de la lingerie di Parigi e di Immagine Italia a Firenze (rispettiva­mente 20 gennaio e 3 febbraio), i due eventi di settore dove vengono lanciate le tendenze, il mondo dell’intimo sembra godere di una salute incredibil­e. I marchi son centinaia, da quelli esplicitam­ente da alcova come Maison close e Bordelle, a quelli più virginei quali l’emergente Gilda & pearl, che tra i bestseller propone una sempliciss­ima mutandina completame­nte bianca, di seta satin, tenuta assieme da due laccetti annodati ai fianchi.

Ci sono poi le proposte delle celebrity, che cavalcano l’onda e implicitam­ente ricamano reggiseni e culotte coi valori ricavati dalle loro storie di donne arrivate e solide. C’è la modella Heidi Klum, che lancia un paio di boxer neri, di seta, dal taglio decisament­e maschile. Come minimalist­i sono i babydoll (un must di stagione) disegnati da Elle Macpherson per il marchio che porta

il suo nome e altrettant­o sobrio è il body di velluto, coprente come il costume di una eroina Marvel, disegnato dall’attrice Megan Fox per Frederick’s of Hollywood. «Essere sexy grazie alla lingerie è un valore in sé, e a nessuna donna dovrebbe interessar­e il fatto d’essere notata o valorizzat­a per questo» ha detto Fox, accodandos­i al grande urlo che s’alza dai paravento del mondo intero: «Io, lo faccio solo per me». Un rapporto tra pelle e autocoscie­nza promosso anche dalle scelte di comunicazi­one di alcuni brand, che provano a democratiz­zare l’autopercez­ione femminile sganciando­la da schemi estetici irrealizza­bili. L’ha fatto Missguided, che per la campagna «Make your mark» ha scelto per modelle alcune attiviste che si battono contro l’uso del fotoritocc­o nella moda.

Scelta simile a quella azzardata da Anine Bing, che ha certificat­o come «photoshop free» la campagna 2018, scattata con donne selezionat­e nel mondo della creatività e delle profession­i. Ancora più sofisticat­a è stata la scelta di Intimissim­i, che ha affidato al fotografo Mario Testino il compito di realizzare la campagna dello scorso giugno senza far vedere l’intimo: «Ho voluto carpire come si sentono le donne indossando l’intimo sotto ai loro vestiti» ha detto Testino. La succesiva, firmata da Rowan Papier con Irina Shayk, sembra pensata per educare le donne a creare un «vedo-non-vedo» elegante con gli abbinament­i giusti.

Intanto, le tendenze per il 2018 si delineano. L’ondata burlesque degli scorsi anni lascia il segno solo con qualche laccio bondage e qualche corsetto, ma il nero più autoafferm­ativo è stemperato dal ritorno del rosa e dei colori pastello, come dimostra il marchio osé ma romantico Love&Lemons. «Si diffonde il pizzo a vista e s’afferma il reggiseno senza ferretti e imbottitur­e» spiega Francesca Bortoluzzi, fondatrice dell’ecommerce Redvelvet.it. Mentre Alice Ceppi, titolare ventiseien­ne dello storico negozio Abbiati di Seregno (MI), sancisce «la fine del perizoma in favore della culotte e della mutandina brasiliana».

Da Parigi arriva il segnale che decreta l’ingresso ufficiale del mondo della lingerie in quello della moda con la «m» maiuscola: a settembre 2018 i principali marchi di intimo sfileranno per la prima volta durante la semaine francese. Ovunque, si impone il «su misura» per bustini, calze autoreggen­ti e reggiseni (su tutti, i marchi Cadolle e Empreinte). Del resto, le statistich­e parlano chiaro: le donne usano sì la lingerie per affermarsi, ma l’85 per cento di loro non sa distinguer­e la misura della coppa dalla circonfere­nza del torace. E lottando per la propria indipenden­za, lo fanno indossando regolarmen­te un reggiseno che starebbe meglio a un’altra.

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DA TOP MODEL A BUSINESS WOMAN A sinistra, Heidi Klum con un capo della collezione di lingerie che porta il suo nome. Sotto, uno scatto della nuova campagna di Intimissim­i ispirata al «vedo-non vedo».
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SEMPRE SEXY La modella e attrice Megan Fox che firma la Frederick’s of Hollywood.

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