DIECI COSE BUONE DA RACCOGLIERE
Erbe, fiori, cortecce e aghi di pino. Possono diventare ingredienti segreti in cucina. Ma attenti a non sbagliare.
Aglio orsino
La famiglia è quella del mughetto. È buono tutto: fiori, foglie, bulbo. Va bene nei piatti che prevedono l’aglio, con il vantaggio di essere più delicato. Pare piaccia agli orsi al risveglio dal letargo.
Gemme di pino
Da maggio a giugno si raccolgono le gemme più tenere. Trattate con zucchero e alcol in un contenitore ermetico possono essere aggiunte a un cocktail o masticate come un chewing gum balsamico.
Calamo aromatico
Cresce a margine delle zone paludose. Le foglie, che profumano di limone, venivano usate per deodorare gli ambienti. Le gemme sono buone in insalata, la radice per aromatizzare carni e pesci alla griglia.
Betulla
Macinando la sua corteccia interna e unendola a farina di castagne si ottiene un pane rustico. È soprannominata «farina di sussistenza» perché sostituiva quella di grano in tempi di carestia.
Foglie di faggio
Se ne fa un liquore casalingo facendo riposare in un vaso di vetro le foglie fresche coperte di gin per due settimane, filtrando e aggiungendo zucchero, brandy e acqua bollente.
Abete rosso
Gli aghi dell’abete rosso (il classico albero di Natale) uniti a qualche bacca di cipresso aggiungono note balsamiche al brodo di un risotto. Seccati, polverizzati e aggiunti a una frolla diventano biscotti aromatici.
Rosa canina
I piccoli falsi frutti rossi di questa rosa selvatica crescono in spalliera lungo i sentieri di campagna e ai margini dei boschi. Se ne fanno confetture, gelatine, tisane, liquori.
Sorbo
I frutti si raccolgono maturi passeggiando in media collina in autunno. La confettura casalinga si abbina molto bene ai piatti di cacciagione per il sapore acidulo e sgrassante.
Ocean truffle
È un’alga marina selvatica di consistenza gommosa proveniente da Tare, nelle Isole Faroe, con un forte sentore di tartufo bianco. In Italia è commercializzata da Wood*ing (wood-ing.org).
Piantaggine e
Cresce ai bordi delle strade e nei campi aperti soprattutto in Liguria, Toscana e nell’Arco Alpino. Foglie e fiori sono buoni in insalate primaverili e zuppe vegetali alle quali danno un leggero sapore di fungo.