Panorama

UN CHIANTI MAGNIFICO

- di Bruno Vespa

Si dice che chi ha successo in altri mestieri cede spesso alla tentazione di sprecare nel vino i soldi. Non è il caso di Italo Zingarelli, produttore cinematogr­afico ( Lo chiamavano Trinità, con Bud Spencer e Terence Hill) che all’inizio degli anni Settanta si trasferì a Castellina in Chianti nella una tenuta di Rocca delle Macìe con l’ambizione di fare grandi vini rossi. Gli investimen­ti furono imponenti, ma la soddisfazi­one li ha ripagati perché alla sua scomparsa il figlio Sergio – oggi presidente del Consorzio Chianti Classico - ricava dai 200 ettari vitati qualche milione di bottiglie di qualità e alcune chicche. La più prestigios­a è il Sergio Zingarelli Gran Selezione 2013. Un Chianti magnifico. Anno IV con tanto di sigillo. Ottimo marketing per un vino elegante e squadrato come una finestra fiorentina del ‘500. Tonico e rispettabi­le è il Chianti Riserva di Fizzano 2015 (5 per cento di Merlot per addolcire il Sangiovese). Al secondo posto, dopo la Riserva Sergio Zingarelli, metteremmo il Roccato 2013 (Sangiovese e Cabernet Sauvignon): un bel Supertusca­n, solido ed equilibrat­o. La qualità si riscontra anche nei vini di base come il Chianti Classico Famiglia Zingarelli 2016 che è garbato e corretto. Il Morellino di Scansano non è tra i nostri vini più amati, ma il CampoMacci­one di Rocca delle Macìe ci ha conquistat­o. info@roccadelle­macie.com

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy