UN CHIANTI MAGNIFICO
Si dice che chi ha successo in altri mestieri cede spesso alla tentazione di sprecare nel vino i soldi. Non è il caso di Italo Zingarelli, produttore cinematografico ( Lo chiamavano Trinità, con Bud Spencer e Terence Hill) che all’inizio degli anni Settanta si trasferì a Castellina in Chianti nella una tenuta di Rocca delle Macìe con l’ambizione di fare grandi vini rossi. Gli investimenti furono imponenti, ma la soddisfazione li ha ripagati perché alla sua scomparsa il figlio Sergio – oggi presidente del Consorzio Chianti Classico - ricava dai 200 ettari vitati qualche milione di bottiglie di qualità e alcune chicche. La più prestigiosa è il Sergio Zingarelli Gran Selezione 2013. Un Chianti magnifico. Anno IV con tanto di sigillo. Ottimo marketing per un vino elegante e squadrato come una finestra fiorentina del ‘500. Tonico e rispettabile è il Chianti Riserva di Fizzano 2015 (5 per cento di Merlot per addolcire il Sangiovese). Al secondo posto, dopo la Riserva Sergio Zingarelli, metteremmo il Roccato 2013 (Sangiovese e Cabernet Sauvignon): un bel Supertuscan, solido ed equilibrato. La qualità si riscontra anche nei vini di base come il Chianti Classico Famiglia Zingarelli 2016 che è garbato e corretto. Il Morellino di Scansano non è tra i nostri vini più amati, ma il CampoMaccione di Rocca delle Macìe ci ha conquistato. info@roccadellemacie.com