Panorama

Samuele (fagotto)

Napoli è meglio senza «baby gang»

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La musica per me è come una strada fatta di suoni: se questi sono belli e ben assemblati allora la strada è percorribi­le, mentre se le note sono stonate e senza senso, allora la strada è rotta. Il mio sogno da grande è fare il musicista. Mi chiamo Samuele, ho 12 anni e suono il fagotto da circa tre. Faccio parte dell’Orchestra Sanitansam­ble Junior, e qui grazie all’associazio­ne ho scoperto un mondo nuovo fatto di amici, maestri, musica e allegria. Sono nato a Napoli nel rione Sanità. Napoli per me rappresent­a una città piena di persone felici. Il posto più bello è il centro storico perché è pieno di negozi e io amo passeggiar­e con i miei amici guardando le vetrine. Il rione Sanità per me rappresent­a una grande piazza con tante cose carine e persone simpatiche. Le cose brutte di Napoli per me sono le «baby gang». Farei di tutto per eliminarle dalla città e dallo Stato perché questi ragazzi armati che fanno vittime tra bambini e adulti non rappresent­ano nulla di buono. Come le «baby gang» c’è anche un’altra realtà che mi addolora molto, la Terra dei fuochi. M’intristisc­o tanto nel pensare che ci sono bambini come me malati per l’inquinamen­to dell’aria e dell’acqua. La prepotenza per me è una cosa davvero brutta. La prepotenza per me è aggredire il prossimo e derubarlo. Come dice la Bibbia questo modo di agire e pensare è sbagliato perché tutti noi siamo stati fatti per amarci e volerci bene. A scuola una volta è capitato che nei bagni un mio amico è stato aggredito da un gruppetto di ragazzi poco più grandi, che gli hanno derubato i 5 euro che doveva dare al pulmino che l’avrebbe riportato a casa. Cosa fare contro la prepotenza? Per me è meglio allontanar­si dai prepotenti, ignorarli in tutto. Se fossi il sindaco di Napoli risolverei il problema delle «baby gang». Credo che l’unica via per questi ragazzini sia la cultura e l’educazione delle famiglie, loro non hanno grandi colpe se le famiglie non rappresent­ano un esempio positivo da seguire. I genitori spesso sono causa del comportame­nto violento e prepotente dei figli.

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