Una locomotiva potente, con delle prestazioni importanti e con straordinarie potenzialità:
è l’istantanea sulla congiuntura economica della provincia di Bergamo. La crescita della produzione industriale si è attestata a un +3,4% su base annua, con un ultimo trimestre al +6,7%: gli incrementi maggiori da sette anni. A trainare, meccanica (+10%) e gomma-plastica (+16,8%). Ma sugli 11 settori censiti dalle statistiche solo due non hanno riportato un segno positivo. E anche l’occupazione se n’è giovata: +0,1%, in positivo per il dodicesimo trimestre consecutivo, con effetti benefici anche sulle piccole e medie imprese e l’artigianato. La cifra per capire questa ripresa è l’innovazione, che ha assorbito molti investimenti grazie anche agli incentivi del piano 4.0. Non a caso negli ultimi mesi si sono avuti importanti arrivi sul territorio di insediamenti avanzati nel settore digitale, come Aruba e Amazon. A trainare le vendite, inoltre, è stata anche la domanda internazionale e, a sostenere gli investimenti, le condizioni finanziarie e di politica monetaria ancora favorevoli. Molto attivo, in questo quadro dinamico, l’associazionismo, con la Confindustria Bergamo, presieduta dallo scorso giugno da Stefano Scaglia, che sta realizzando la nuova sede in un contesto molto significativo: il Kilometro Rosso di Stezzano, «molto più di un nuovo edificio», ha detto Scaglia. «Sarà una dichiarazione di chi siamo e cosa vogliamo fare». Innovazione, dunque: la vera parola d’ordine dell’associazione. Innovazione che chiede efficienza al sistema, a cominciare dalle infrastrutture, come lo scalo merci e l’aeroporto, per tenerle costantemente al passo con lo sviluppo.