Alessandra Ambrosio, 4^C
L’immediato è ciò che ci piace. Letteralmente senza alcuna mediazione, semplice, veloce, nessuno sforzo. Siamo la generazione della pigrizia, dell’arrendevolezza, tutto ciò di cui abbiamo bisogno ci viene scaraventato addosso senza necessità di chiederlo: immagini, informazioni, suoni, cultura e novità ci penetrano senza nemmeno essere percepiti, colpiscono il nostro inconscio. Allora perché fermarsi? E perdere anche solo dieci minuti della nostra inarrestabile corsa verso la vita per leggere fogli sbiaditi, fatti di un materiale ormai emblema del passato che noi, generazione Z, abbiamo sorpassato calpestandolo, lasciandone poche tracce. Se volete che ci fermiamo dovete darci qualcosa che ne valga la pena, e quindi dovete chiedervi cosa cerchiamo. Noi vogliamo il di più, non una sterile descrizione di quel mondo vissuto quotidianamente e che, ai nostri occhi, è proprio degli adulti, generazione con cui ci sentiamo inevitabilmente in competizione, simbolo dei nostri limiti. Vogliamo guardare oltre, scoprire quello che c’è dietro, ciò che il resto della gente non sa; e ce lo dovete dire parlando con noi, parlando di noi; cerchiamo risposte e non ci accontenteremo del semplice. Il tutto ovviamente presentato in modo veloce e che ci eviti sforzi inutili.