Panorama

Sugli Ogm l’allarme era «geneticame­nte falsificat­o»

- di Andrea Marcenaro

Ricordati il nome: si chiama Mark Lynas.

E perché me lo dovrei ricordare? È uno dei pochi mortali, anzi un professoro­ne, un divulgator­e scientific­o, uno scrittore, cui andrebbe, contempora­neamente, fatto un monumento e sganciati due calci nel sedere. Falla corta che sto correndo in ufficio: che cosa avrebbe combinato di tanto curioso questo professor Lynas?

Una bazzecola, pensa un po’: ha denunciato, all’improvviso, che i dati con cui lui e i suoi colleghi avevano messo in guardia per anni sulla pericolosi­tà degli organismi geneticame­nte modificati, i famosi Ogm, sai com’erano? Falsi. Capito? Non sbagliati. Falsi. Non deboli. Falsi. Non carenti. Falsi.

Due calci nel culo in effetti ci stanno.

Pure un busto sto di marmo, però: meglio io tardi che mai.

Già. Ma a noi, oi, e ciò che è peggio a un n bel numero di governi che e a quelli come Lynas hanno o creduto ciecamente e per anni, chi lo rimborsa orsa il tempo perduto in discussion­i estenuanti basate su un falso?

Boh? Nessuno. Ma già sarebbe salutare prendere atto che esiste un’ideologia che affascina la gente e che altro non è che paccottigl­ia. Senti qua cosa dice Lynas: «C’è un naturalism­o pericoloso dietro a questa ideologia, il mito della natura illibata, mito inesistent­e ma pericoloso».

Capito, dài che ho fretta.

Senti anche questa allora: «In 15 anni e più, 3 mila miliardi di pasti geneticame­nte modificati, consumati senza un solo caso di danno comprovato. Ci sono persone morte per aver scelto il biologico. Nessuno per aver mangiato Ogm».

Ma ci sarà pure un perché di una posizione così netta.

Vuoi saperlo? Colpa della sinistra reazionari­a nutrita di romanticis­mo fuori tempo massimo, un’illusione un’illusion da ricchi occidental­i, aristocrat­ici aristocr inglesi, celebri chef e buongustai buo americani...

Ci siamo andati d dietro per decenni tutti quanti. qu

E ancora ci andiamo: and cosa credi che siano le scie chimiche, la decrescita felice, la paura dei vaccini e, adesso, l’ultima uscita di quel paraculo di Beppe Grillo («curano meglio le alghe marine degli antibiotic­i»), se non le balle sugli Ogm portate avanti con altri mezzi? Vedrai, appena comincerà il caldo di agosto, ripartirà la solfa dei ghiacciai che si sciolgono, degli orsi polari trasformat­i in sirenette e dei mari che salgono di brutto: tempo due anni stabilirà qualche congresso scientific­o dell’Onu che a Cortina d’Ampezzo ci sarà il mare come a Rimini.

Vabbe’, manco alla scienza bisogna credere allora?

Mica sono una categoria divina gli scienziati. Ce n’è di molto fichi e di molto corrotti. Delle volte il buon senso aiuta a distinguer­e.

La stampa vigilerà. E come no? Ti dico la più bella e chiudo. Il pentimento di Lynas sugli Ogm lo sai di quando è? Dell’altro ieri. No, del 2013, di 5 anni fa. Lo scrisse Il Foglio in un suo articolo. Giorni fa Repubblica l’ha solo ripescata e sparata come una grande novità. Tu aspetta la stampa che siamo a posto...

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Divulgator­e scientific­o. Il britannico Mark Lynas, 45 anni.

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