Panorama

Andy Summer. Passage in a bottle

In giro per il mondo come la famosa bottiglia della canzone: l’ex chitarrist­a dei Police Andy Summers oggi si nutre di foto, cibo italiano e viaggi ispirazion­ali tra l’Italia e la Cina.

- di Stefania Fiorucci 90

Per i fan dei Police rimarrà sempre il chitarrist­a che con Sting e Stewart Copeland, dalla fine degli anni ’70 a metà degli ’80, ha spopolato con hit come Every breath you take e Message in a bottle. Oltre a essere uno dei migliori musicisti al mondo, capace di spaziare dal jazz al rock alla new age con la facilità con cui uno chef cuoce un uovo, oggi Andy Summers, amante del buon cibo, dell’arte e della fotografia, alterna concerti in giro per il mondo a mostre fotografic­he. Ha appena suonato a Rio de Janeiro insieme a Rodrigo Santos e João Barone con cui ha fondato la tribute band Call The Police: i tre si esibiranno l’11 luglio al The Cutting Room di New York. E a febbraio del 2019 sarà al Pavillon Populaire di Parigi con la mostra fotografic­a Andy Summers: The Bones of Chuang Tzu, preceduta dall’omonimo libro che uscirà il 24 luglio. Sanders, insomma, non sta mai fermo sia in versione musicista sia in veste di fotografo e scrittore: ha viaggiato e continua a spostarsi in lungo e in largo godendosi la vita. Ma il suo luogo dell’anima, ora che ha 75 anni, è la sua a villa di Santa Monica: «Più passa il tempo e più divento abitudinar­io. Mi ritrovo negli stessi luoghi, negli stessi ristoranti, con le stesse persone. Amo Santa Monica e il mio studio dove suono e leggo libri, almeno 60 all’anno». E quando esce di casa dove va? Al mio bistrot preferito, il French Market cafè di Santa Monica. Un locale carino dove puoi comprare formaggi, prodotti freschi biologici, e dove si può anche mangiare. A pranzo prendo una zuppa di cipolle e una baguette fresca con pomodoro, mozzarella e basilico. Qui incontro sempre qualche amico famoso, vestito talmente easy che non lo riconosce nessuno. Andiamo lì anche per questo. E dove va invece quando ha voglia di buona cucina slow? In un ristorante italiano che fa una pasta meraviglio­sa. Si chiama L’uovo, sempre a Santa Monica: si fa mandare la pasta fresca tutti i giorni da Bologna, fatta con la farina italiana, impastata con l’acqua italiana. Ci vado a mangiare tortellini, ravioli e tonnarelli. Il luogo che musicalmen­te l’ispira di più? La tenuta di Sting nel Chianti, il Palagio. Prima del tour di reunion 2007-2008 dei Police io e Stewart Copeland ci siamo stati per qualche mese. Quiete, rose, viti e limoni. Dove prima c’era il fienile, Sting ha fatto costruire una sala d’incisione. In quel luogo immobile nel tempo ti affiorano i pensieri più nascosti che poi traduci in musica. Che cosa proprio non le piace? La cucina inglese. La trovo orribile. Sono nato in Inghilterr­a, ho vissuto a Londra negli anni d’oro ma non mi parlate di pie, pudding, pesce fritto e cibo tradiziona­le british. Dove va quando vuole staccare da tutto?

Ai Caraibi. Per me rappresent­ano il paradiso terrestre, soprattutt­o nella parte antistante al Messico. Dalla Giamaica alle Cayman, ma anche Bahamas e Isole Vergini, le ho girate tutte. E quando ha voglia di cultura? A Roma. I miei amici italiani a Los Angeles mi dicono che è una capitale piena di problemi ma io ho in mente un’idea romantica della città, da turista, dove c’è posto solo per la storia, l’arte e il buon cibo. Ci sono stato varie volte con la mia macchina fotografic­a, ho fatto molto scatti in bianco e nero. Qual è il Paese che può aiutare a ritrovare se stessi? La Cina. Quando l’ho scoperta mi ha travolto. Mi ha talmente segnato che gran parte delle fotografie della mia mostra le ho scattate lì. Ne avevo bisogno. In Cina mi è anche successa una cosa curiosa: sono entrato in un bar karaoke per bere una birra mentre qualcuno stava cantando Every breath you take. Gli ho preso il microfono e ho finito io la canzone. Mi hanno applaudito a lungo senza sapere chi fossi. Vivrebbe in Cina, quindi, se non fosse così innamorato di Santa Monica? No, in Cina andrei di tanto in tano. Vivrei invece a Rio de Janeiro. Ci sono stato per concerti tante volte e ci torno spesso, c’ero anche a fine giugno. Si respira voglia di vivere, di divertirsi. C’è una gioia che non può non contagiart­i. Anche lo sport l’aiuta a vivere meglio? Sì, ma fatto con moderazion­e. Al massimo mi concedo una pedalata in bici a Venice, davanti all’oceano in mezzo alle palme. Ma lentamente, senza fretta. Qual è la canzone che può definire «della vita»? La nostra Roxanne. In quel periodo io e Sting eravamo molto vicini. Lui era appena stato lasciato dalla compagna di allora, era distrutto. L’ho ospitato a casa mia. Una sera abbiamo parlato fino a tardissimo. Poi me ne sono andato a letto dicendogli che doveva in qualche modo esorcizzar­e il dolore. La mattina dopo mi ha fatto ascoltare Roxanne: era stato sveglio tutta la notte per comporla. C’è un oggetto del passato a cui tiene particolar­mente? Una vecchia chitarra acustica spagnola. Ho avuto tante chitarre vista la profession­e, alcune prestigios­e e di gran valore. Ma quella mi ricorda lo strumento regalatomi da mio zio che mi ha fatto innamorare della chitarra. Ogni volta che la guardo ci rivedo condensata tutta la mia carriera.

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 ??  ?? IL BRANO DEL CUORE Roxanne, la canzone dei Police scritta da Sting nel 1978. Nel 2008 è stata introdotta nella Grammy Hall of Fame.
IL BRANO DEL CUORE Roxanne, la canzone dei Police scritta da Sting nel 1978. Nel 2008 è stata introdotta nella Grammy Hall of Fame.
 ??  ?? PASSEGGIAN­DO IN BICICLETTA L’artista in bici con Sting (a sinistra). Le due ruote sono l’unico sport di Summers, che però si obbliga a pedalare molto lentamente.
PASSEGGIAN­DO IN BICICLETTA L’artista in bici con Sting (a sinistra). Le due ruote sono l’unico sport di Summers, che però si obbliga a pedalare molto lentamente.
 ??  ?? SHANGHAI MUSA FOTOGRAFIC­A Folgorato dalla Cina, Summers ha scattato lì gran parte delle foto della sua mostra.
SHANGHAI MUSA FOTOGRAFIC­A Folgorato dalla Cina, Summers ha scattato lì gran parte delle foto della sua mostra.
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 ??  ?? PARADISO MARINO Summers adora i Caraibi, li ha girati un po’ tutti.CHIANTI-MUSIC Il Chianti, e in particolar­e la tenuta di Sting, è il luogo che più lo ispira musicalmen­te.
PARADISO MARINO Summers adora i Caraibi, li ha girati un po’ tutti.CHIANTI-MUSIC Il Chianti, e in particolar­e la tenuta di Sting, è il luogo che più lo ispira musicalmen­te.
 ??  ?? CORDE SENTIMENTA­LI La chitarra acustica spagnola è la prima con cui ha iniziato a suonare.
CORDE SENTIMENTA­LI La chitarra acustica spagnola è la prima con cui ha iniziato a suonare.
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 ??  ?? CUCINA ITALIANA Il ristorante L’uovo, a Santa Monica, si fa arrivare la pasta da Bologna.
CUCINA ITALIANA Il ristorante L’uovo, a Santa Monica, si fa arrivare la pasta da Bologna.

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