L’incentivo guarisce i netturbini più dell’aspirina
E tu mugugnavi, e mugugnavi: ma te l’avevo detto, io, che col governo del cambiamento molte cose sarebbero cambiate. Non è giornata, senti. Oh Madonna mia, ti vuoi informare o no? Su che? All’Ama, l’azienda romana dei rifiuti… …dove speriamo tutti di cuore che abbiano finalmente messo una bella carica di dinamite… …imbecille, fammi finire: hanno appena sottoscritto, all’Ama, un contratto sindacale pilota. Non mi dire! Licenziati in tronco tre quarti di quei fancazzisti? E piantala, su! Azienda e sindacato hanno fatto un accordo con cui si istituisce il premio antiassenteismo in busta paga. Che cosa? Viene premiata la presenza per combattere la piaga delle assenze. Fammi capire. Ti danno uno stipendio per andare a lavorare. Ma se ci vai davvero te ne danno un altro? Detta così è volgare, ma il concetto sì, più o meno è quello. Non male. Un metodo così potremmo estenderlo. Che stronzata stai inventando? Ma niente. Il caffè, per dirne una. Cioè? Tu vai al bar, ordini il caffè e lo paghi un euro, no? Esatto. Il resto è facile: se il barista il caffè non te lo fa, pazienza; se te lo fa, gli dai un altro euro come premio perché te l’ha fatto invece di star seduto. Che dici, ti convince l’idea? Tu sei scemo. Io, eh? E il sindacato che firma queste puttanate, no. Lui no. Scusa, eh, signor sapientone, ma come penseresti di fermarlo il 15 per cento di assenteismo all’Ama? Mai sentito parlare di controlli? Controllo se l’assenza è giustificata o no. Se i controllori non bastano, ne assumo qualcuno in più. E se il malato, malato non è, ma fancazzista, gli do quattro calci nel culo e al suo posto chiamo un altro che ha più bisogno di lui. Ma la signora Camusso a queste cose non ci sta. E dice, senza manco ridere: se io non t’imbroglio, tu mi devi dare di più. Ma che ci vuoi fare: l’etica del lavoro quella ce l’ha nel sangue. Mica può funzionare tutto subito come un orologio. Ci mancherebbe. Te l’ho detto che l’accordo Ama andrebbe esteso. Un premio allo studente che non spara al professore. Un aumento di pensione all’invalido, se è invalido davvero. Evvai. Com’è che dice il sindacato? Il Paese ha bisogno di più lavoro. Di più certezze. Di più certezze, bravo. E quando sei proprio certo che uno è una carogna, o che senz’altro è un lavativo, ecco lì che la scintilla scocca: diamogli un aumento in busta paga.