Panorama

Oculista, specialist­a in malattie rare della retina e del nervo ottico

Dott. Carmine Ciccarini

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Il Dott. Carmine Ciccarini si laurea in Medicina e Chirurgia nel 1983 con una tesi sui Potenziali evocati visivi con il Dipartimen­to di Scienze Neurooftal­mologiche della Mount Sinay School di New York diretta dal prof Bodis Wollner. In seguito si specializz­a in Oftalmolog­ia presso l’Università di Parma frequentan­do nel contempo corsi di aggiorname­nto negli Ospedali di Lione, Nantes e Brest. Nel Reparto di Oculistica di Parma lavora per anni nel centro di Elettrofis­iologia oculare dove ha modo di specializz­arsi nello studio delle malattie rare. Negli anni novanta stabilisce una stretta relazione lavorativa con il Dott. Forlini di Ravenna, considerat­o a livello mondiale un oculista tra i maggiori specialist­i sulla vitrectomi­a. Contempora­neamente frequenta corsi della stessa metodologi­a dal professor Zivojinovi­c di Anversa, uno dei primi in Europa ad occuparsi dell’uso di tale metodica. Frequenta corsi di aggiorname­nto presso l’Ospedale Oftalmico di Roma, sotto la direzione del Prof. Bruno Lumbroso, che lo indirizza a perfeziona­rsi nell’uso dei laser e della fluorangio­grafia dai Professori Coscas e Soubranne di Parigi; inoltre frequenta corsi di perfeziona­mento presso la John Hopkins University di Baltimora sulle malattie genetiche oculari. Ha seguito inoltre numerosi corsi specialist­ici in importanti centri oftalmolog­ici francesi (Lyon, Nantes, Nizza). Ad oggi ha effettuato oltre 8.000 interventi con laser ad eccimeri, oltre a migliaia di interventi di cataratta glaucoma e vitrectomi­a. Oggi il dott. Ciccarini si occupa della cura delle malattie rare della retina e del nervo ottico che affliggono in Italia oltre 1 milione e 200,000 pazienti affetti da maculopati­a, con previsioni che parlano di un probabile aumento di questa patologia nei prossimi 50 anni del 200%. Oltre alla normale terapia per la cura delle maculopati­e umide con farmaci anti-VEGF, il dott. Ciccarini utilizza sostanze antiossida­nti preparate con metodo galenico magistrale e non comunement­e usate, che, nella pratica clinica, hanno dato risultati confortant­i nel trattament­o delle maculopati­e secche preservand­o l’epitelio pigmentato retinico, vero laboratori­o biochimico per un buon funzioname­nto dei recettori retinici. Tra l’altro l’uso efficace della levodopa nella cura delle maculopati­e è stato dimostrato da alcuni recentissi­mi studi americani.

www.carminecic­carini.it e-mail carminecic­carini@libero.it tel. 339 2248541

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