Burocrate
[ bu-rò-cra-te] Rocco Casalino, portavoce del premier, li ha definiti «pezzi di m.» perché incapaci di trovare le coperture al reddito di cittadinanza. Il vicepremier, Luigi Di Maio, non si fida di loro e lo ha dichiarato in un’intervista. Che maledetta figura, quella del burocrate! Tutti si rivolgono a lui ma tutti diffidano di lui. La politica lo ha destinato a complicare le cose semplici e lui ha imparato a complicare la vita dei politici. Ma siamo certi che sia sempre colpa sua? Perseguitato da quando è nata l’amministrazione pubblica, al burocrate non si chiede di far funzionare la macchina legislativa ma di interpretare la parte del cattivo. Perfino il suo abbigliamento è sempre descritto come triste e grigio. Sarà per questa ragione che i burocrati scrivono romanzi. Kafka, Svevo, Gogol, Zola, Stendhal... Solo così si sono presi la loro rivincita sul mondo. Da scrivani a scrittori. Dunque avanti burocrati, è arrivato il momento di vendicarvi narrando le vostre vite. Chi lo dice che Casalino non stia preparando la vostra fortuna? È quanto accadde a Balzac che, dal suo capo, venne cacciato con questa motivazione: «Il signor Balzac è invitato domani a non presentarsi in ufficio perché c’è molto lavoro...». Volete vedere che ci toccherà ringraziare un giorno Casalino?