La famiglia che fece grande Firenze
La straordinaria storia a fumetti della dinastia dei Medici, che ha cambiato le sorti della sua città facendone la capitale del Rinascimento.
Nella prima metà del ’400, Cosimo de’ Medici, detto «il Vecchio», rientrò a Firenze dopo che, grazie alla propria influenza economica e sociale, era riuscito a imporre nella città capitale del Rinascimento una signoria a lui totalmente favorevole. Fu l’inizio di una delle stagioni politiche più importanti della storia italiana e di una dinastia che regnò sulla città per circa 300 anni.
La storia dei Medici inizia nelle contrade intorno a Firenze dove, intorno all’anno Mille, iniziava il processo di arricchimento di alcune famiglie di artigiani e commercianti. Tra il ’200 e il ’300 si hanno le prime testimonianze storiografiche della famiglia, già tra le più ricche e influenti di Firenze. I Medici, però, nonostante sporadiche comparse sul palco della politica cittadina, non si curarono mai della vita sociale della città. La famiglia, dall’ormai
lunga tradizione mercantile, preferì per secoli occuparsi prevalentemente dell’accrescimento del proprio patrimonio e delle proprie relazioni commerciali. Le cose cambiarono con l’inizio del ’400. La ricchezza della famiglia e il suo peso sulla vita della città costrinse i Medici a giocare le proprie carte nell’intricato sistema politico fiorentino; l’alternativa, probabilmente, sarebbe stata una rapida decadenza.
Ricchissimi e colti, i Medici trasformarono Firenze nel polo culturale economico e anche politico dell’Europa quattrocentesca. Signori di un territorio ricco ma piccolo, i Medici giocarono d’astuzia. Elessero tre papi e due regine di Francia. Stabilirono alleanze e rapporti commerciali con le più importanti famiglie reali d’Europa e furono promotori attivi di una delle più importanti compagini culturali nella storia dell’umanità.