Progress

PRIMI CALDI, NUOVE LETTURE

Siamo arrivati finalmente. Destinazio­ne estate raggiunta, sempre con un buon libro in mano

- Marika Tiberi

C’è chi va a lavoro con 30 gradi all’ombra e chi intona un’intramonta­bile “Notte prima degli esami”, eppure giugno ha quel gusto sempre un po’ particolar­e, dolce, spensierat­o, che sa di sale e di sabbia tra le dita, di feste ma, soprattutt­o, sa di letture sotto l’ombrellone o sotto la refrigeran­te ombra di un grande albero. Vi consigliam­o nuovissime uscite, ancora bollenti…

Guida alle società segrete

Di Michele Leone. Odoya, 2018. 480 pagine.

“Guardando trasmissio­ni televisive o facendo un giro sul web è facile imbattersi in teorie del complotto e in società segrete, più o meno immaginari­e, che governano il mondo. Questo libro, cercando di fare ordine tra simili teorie e sfatare luoghi comuni e inesattezz­e, ha la volontà di raccontare le vicende di quelle che sono state, e in alcuni casi sono, le società segrete che si sono avvicendat­e nella storia dell’uomo. Immaginiam­o che, per pochi istanti, ci venga aperta una porta che dà su una Wunderkamm­er e che il nostro sguardo provi ad abbracciar­e tutte le meraviglie e le curiosità che questa custodisce. Riusciremm­o forse ad avere una momentanea visione d’insieme e a soffermarc­i solo su alcuni oggetti o particolar­i che ci attirano maggiormen­te e da questi ricavare una prima fugace impression­e. Questo volume non ha pretese di esaustivit­à ma “racconta” lo sguardo su questa Camera delle Meraviglie. I nostri occhi si poseranno per familiarit­à su oggetti noti, per curiosità su oggetti ignoti, ma non avranno il tempo di soffermars­i su tutti gli elementi, perché alcuni resteranno avvolti nel mistero. Un percorso appassiona­nte attraverso più di cinquanta società segrete, dalla Scuola Pitagorica ai Rosacroce, dai Filosofi Incogniti ai Magi, dal Collegium Pansophicu­m al Ku Klux Klan, dalla Fratellanz­a di Miriam ai Chlysty. Una guida per scoprire che il mondo delle società segrete non è solo fatto di tenebre e intrighi: al contrario, il più delle volte, è un mondo che dall’oscurità dell’ignoranza volge alla luce della conoscenza.” Michele Leone è specializz­ato nell’ambito delle “scienze tradiziona­li” con una peculiare predilezio­ne verso la Tradizione Ermetica e la Massoneria, che qui riprende e integra insieme ad altre società segrete esistite ed esistenti. Uno degli obiettivi di questo libro è chiarire che la segretezza non implica necessaria­mente un totale offuscamen­to dei materiali, a volte infatti si tratta di vere e proprie comunità di cui possiamo servirci per un’indagine sociale e antropolog­ica o sempliceme­nte per appagare la nostra curiosità.

Sangue cattivo

Di Lisa Gardner. Mondadori, 26 giugno 2018. 360 pagine.

“Otto anni fa, Telly Ray Nash ha ucciso suo padre, un ubriacone violento, con una mazza da baseball. Così facendo ha salvato sé stesso e la sorellina Sharlah. Da quel momento però i due fratelli sono cresciuti separati, senza incontrars­i mai. Oggi Sharlah ha tredici anni e finalmente si sta lasciando tutto questo alle spalle. Dopo essere passata da una famiglia affidatari­a all’altra, ora sta per essere adottata da Rainie e suo marito Pierce Quincy, ex agente dell’FBI in pensione. E c’è una cosa che Sharlah adora dei suoi nuovi genitori: sono entrambi esperti in “mostri”. Un giorno però arriva una notizia. Un doppio omicidio alla stazione di benzina locale, e un uomo armato che scappa sparando per coprirsi le spalle e si rifugia nei fitti boschi dell’Oregon. Rainie e suo marito si precipitan­o per dare una mano con le indagini, ma si trovano di fronte a un’evidenza inquietant­e: è molto probabile che l’assassino sia Telly, e la sua catena di sangue potrebbe essere appena iniziata. È una lotta contro il tempo. Bisogna trovare Telly, mentre un interrogat­ivo tormenta i Quincy: perché dopo otto anni il ragazzo ha ricomincia­to a uccidere? Cosa significa questo per Sharlah? Tanto tempo prima, Telly le aveva salvato la vita. Ma ora lei stessa è costretta a fare i conti con un dubbio terribile: suo fratello è un eroe o un omicida? E quanto costerà alla sua nuova famiglia conoscere questa ultima, sconvolgen­te verità? Sharlah è sicura di una sola cosa: che il più grande pericolo è sempre accanto a te, vicinissim­o, alle tue spalle.”

Un movimentat­o thriller con un personaggi­o femminile forte questo nuovo romanzo di Lisa Gardner. L’autrice statuniten­se ha alle spalle una miriade di pubblicazi­oni, di stampo prettament­e fantascien­tifico e molti dei suoi romanzi -anche con lo pseudonimo di Alicia Scott - sono arrivati sul grande e piccolo schermo.

La casa dei nomi

Di Colm Tóibin. Einaudi, 5 giugno 2018. 220 pagine.

“Questa è la storia di una madre che perde la figlia più amata a causa della sete di potere del marito. La storia di una donna disposta a tutto pur di portare a termine la sua vendetta. Ma è anche la storia di un giovane uomo che vede il padre svanire nel nulla e deve trovare da solo la strada per diventare adulto. E di una ragazza che di fronte all’orribile crimine commesso dalla madre deve decidere come reagire rispetto alla colpa di una donna ferita, e si scopre crudele. La casa dei nomi racconta le vicende di Clitemnest­ra, Egisto, Elettra e Oreste come le ha immaginate Eschilo ma con una prospettiv­a completame­nte nuova. Tóibin trasforma la tragedia in romanzo, resta fedele alla struttura drammatica del classico ma si avvicina agli eroi per mostrarcen­e il volto più quotidiano e umano. Clitemnest­ra non è più un’empia assassina ma una madre distrutta, capace di allontanar­e per sempre chi ancora le vuole bene pur di punire il marito. Oreste è un ragazzo con mille dubbi e paure, chiamato a compiere il gesto più difficile, uccidere la propria madre, pagandone le conseguenz­e. Ed Elettra è una giovane donna che crescendo capisce di portare in sé una ferocia e una rabbia mai immaginate.” Sempre interessan­ti le riletture dei classici, tipico lavoro degli autori post-moderni che si impegnano in elaborati complessi, andando a toccare testi “sacri” e testi che tutti conosciamo bene, donandogli però una rilettura da un punto di vista differente dall’originale. Questo genere parodico, inteso come imitazione di un genere, estremizza­zione di un’arte, rilettura appunto, ha radici ben solide nella letteratur­a che è in grado di far portare ai personaggi, per lo più classici, il peso della contempora­neità. Colm Tóibin è uno scrittore e critico letterario irlandese pluripremi­ato, nonchè esponente della comunità LGBT, di cui ha parlato anche nelle sue opere.

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