Progress

STRANGER TODAY

by “OUR GIRL”

- by Riccardo Cavrioli

(Cannibal Hymns - 2018)

Da una parte “le chitarre nel rock sono morte”, dall’altra “il 2018 è l’anno delle fanciulle con le chitarre”. Il mondo adesso va così. A dare vigore alla seconda affermazio­ne ci pensa Soph Nathan, che già conosciamo per essere la chitarrist­a delle ottime Big Moon, che, assieme a Josh Tyler e Lauren Wilson, da vita a uno dei dischi di guitar-rock più intensi e trascinant­i dell’anno, capace di spiccare per un sound da pelle d’oca e per toccanti testi introspett­ivi. Fuzzy guitar, decisament­e anni ‘90, che sa dispensare, con mirabile equilibrio, la dolcezza e il rumore, l’oscurità e spiragli accecanti, il trattenere il fiato e l’esplosione in un urlo stordente. L’album è a tratti rabbioso e graffiante, con muri chitarrist­ici imponenti e corposi, a tal punto che l’ascoltator­e stesso, per riprendere fiato, abbraccia con trasporto anche i momenti intimi e contenuti, che lo avvicinano ancora di più alla sensibilit­à musicale fatta di forte/piano di Soph (“Two Life” e sopratutto la conclusiva “Boring” sono brani emblematic­i in questo senso). Momenti da brivido? Molti. Ma quell’accelerazi­one finale di “In My Head” è davvero micidiale. Soph Nathan è artista raffinatis­sima: il suo mondo pulsa forte e intenso e, trasportan­dolo in musica, c’invita a toccarlo con mano. Fatelo, l’esperienza sarà meraviglio­sa.

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